Maneggio degli orrori, salvati quattro cavalli in punto di morte

Esemplari ridotti alla fame. Proprietaria già finita nei guai

I Carabinieri forestali portano in salvo dei cavalli

I Carabinieri forestali portano in salvo dei cavalli

Ancona, 8 febbraio 2017 - Un maneggio "degli orrori", nascosto agli occhi di tutti dove gli animali non conducevano una vita sana. Quel malessere fatto di sofferenza e fame adesso è venuto a galla però. Erano denutriti, sporchi e impauriti quando i forestali hanno tentato di avvicinarli. Troppo deboli per reagire, quei quattro cavalli non hanno opposto resistenza. Già nel 2015 erano stati sequestrati assieme ad altri sei equini proprio perché trovati denutriti e in condizioni igieniche precarie in un maneggio alla periferia di Polverigi.

Avevano bisogno di cure e cibo che non veniva garantito dalla loro proprietaria affidataria e così due anni fa la stazione dei carabinieri forestali di Ancona li aveva posti sotto sequestro tutti e dieci gli animali del maneggio, denunciando anche la proprietaria. Uno spettacolo triste e al limite della decenza che si è presentato di nuovo davanti agli occhi dei soccorritori ieri. Quei quattro cavalli in età avanzata e in evidente difficoltà sono stati soccorsi dai carabinieri forestali di Senigallia e del Conero su disposizione della Procura di Ancona.

La situazione non era affatto migliorata nel corso del tempo, anzi, dopo una fase transitoria durata circa un anno la condizione dei quattro stalloni è degenerata. I parametri fisici degli animali, visitati dal personale del servizio veterinario nel corso di un controllo di routine, non si attestano sulle linee standard di salute. Che ne sarà di loro adesso? Per non compromettere la salute degli animali, il sostituto procuratore della Repubblica Paolo Gubinelli ha disposto d’urgenza la variazione di custodia degli equini, con consegna degli stessi a una nuova struttura idonea a Civitanova Marche, dove gli animali sono già stati accuditi e si sta procedendo alla somministrazione delle cure più adeguata per il loro ricovero.