Ancona, 23 febbraio 2018 - Il maltempo sferza tutta la penisola e anche le Marche. Il gelo, le temperature polari annunciate sono arrivate. Insieme alla neve e al rischio esondazioni e frane.
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Francesco Iocca, meteorologo della Protezione civile, davvero dobbiamo attenderci un fine settimana all’insegna del maltempo?
«Cominciamo da oggi e domani, due giornate in cui le temperature sono destinate a crescere allineandosi a quelle del periodo e si annunciano caratterizzate da piogge abbastanza insistenti. Proprio per questo motivo si sta diramando un’allerta diffusa incentrata in alcune zone della regione su possibili esondazioni di fiumi e in altre, quelle di collina e montagna, sull’attenzione a fenomeni quali frane e smottamenti anche in funzione dello scioglimento della neve caduta nelle ultime ore».
Ma la neve tornerà a materializzarsi in provincia con l’arrivo del Burian?
«Da domenica mattina si registrerà l’ingresso della corrente fredda che prenderà di mira in primis il centronord delle Marche. Ciò significa che inizialmente i fiocchi scenderanno sopra i 300 metri di altitudine, poi, orientativamente già da domenica pomeriggio, la quota neve si abbasserà al punto tale da arrivare a livello del mare: dunque anche lungo la costa anconetana sono previste precipitazioni bianche».
Quanto durerà questa ondata di maltempo?
«Difficile avventurarsi in previsioni a medio-lunga scadenza. Secondo i dati a nostra disposizione è probabile che anche la giornata di lunedì sia caratterizzata dalla neve come pure quella di martedì».
Finora, invece, che inverno è stato?
«Nel complesso piuttosto mite con temperature un po’ al di sopra della norma e senza grandi precipitazioni. E ciò non è un buon segnale».
Vuole dire che pioggia e neve sono le benvenute?
«In questi giorni si rischiano precipitazioni intense e quindi problemi legati al maltempo come appunto quelli di piene di fiumi e movimenti franosi soprattutto in aree dell’entroterra. Ma in generale per l’ecosistema è necessario che l’inverno faccia la sua parte, imbiancate comprese. Non dimentichiamoci che pioggia e soprattutto neve sono imprescindibili per le scorte idriche, evitando le difficoltà manifestatesi negli ultimi anni».