Morte Carlo Giuliani, il post del consigliere Pd di Ancona. "Prendere la mira e sparare"

Poi Diego Urbisaglia si scusa per le parole ma - dice - "il concetto resta". L'ira del Pd. I genitori: "Si vergogni". Il sindaco: "Ho altri problemi"

La morte di Carlo Giuliani nel 2001 (Ansa)

La morte di Carlo Giuliani nel 2001 (Ansa)

Ancona, 21 luglio 2017 - "Se in quella camionetta ci fosse stato mio figlio, gli avrei detto di prendere bene la mira e sparare". Nell'anniversario della morte di Carlo Giuliani avvenuta il 20 luglio 2001 durante il G8 di Genova, il consigliere comunale e provinciale Pd di Ancona Diego Urbisaglia, 39 anni non ancora compiuti, professione vigile del fuoco, pubblica su Facebook un post choc. Poi si scusa per le parole usate, anche se sottolinea che il concetto resta valido. Le polemiche non si placano.

Urbisaglia, nel post choc, ricorda che nel 2001, all'epoca del G8 di Genova, portava "le pizze tutta l'estate per aiutare i miei a pagarmi l'università e per una vacanza che avrei fatto a settembre. Guardavo quelle immagini e dentro di me tra Carlo Giuliani con un estintore in mano e un mio coetaneo in servizio di leva parteggiavo per quest'ultimo. Oggi nel 2017 che sono padre, se ci fosse mio figlio dentro quella campagnola gli griderei di sparare e di prendere bene la mira. Sì sono cattivo e senza cuore, ma lì c'era in ballo o la vita di uno o la vita dell'altro. Estintore contro pistola. Non mi mancherai Carlo Giuliani".

Poi il consigliere comunale Pd fa dietrofront e il giorno dopo l'anniversario della Diaz si scusa con un altro post su Facebook: "Chi mi conosce sa che non cerco notorietà e che dico sempre quello che penso... mi sono già scusato per certe parole inappropriate usate...ma non cambio certo il mio giudizio... dentro quella Campagnola c'era un ragazzo, intorno il delirio, di fronte uno con un estintore, di fianco uno con una palanca di legno...io sto con il carabiniere...punto!". 

 

LA REAZIONE DEI GENITORI: "SI VERGOGNI" "Quel signore può vergognarsi!". Queste le parole di Heidi, madre di Carlo Giuliani, riferendosi al consigliere Urbisaglia. "Non so cosa possa sapere di quanto accaduto in piazza Alimonda quel giorno, non so cosa conosca della morte di mio figlio. Non mi interessa cosa dice quel politico. Per me può solo vergognarsi". Il padre del giovane ucciso durante il G8 di Genova, Giuliano, le fa eco: "Certe frasi non meritano risposta. Non commento queste affermazioni".

 

LA RICHIESTA DI DEFERIMENTO E dai deputati Pd, Emanuele Fiano e Alessia Morani, arriva la richiesta di deferimento alla commissione di garanzia del Partito democratico. "Quanto espresso dal consigliere Urbisaglia non è accettabile nè nel merito né nel metodo - commentano -. Le parole dell'esponente del Partito democratico non sono solo sbagliate perché istigano alla violenza, ma sono ingiustificabili anche alla luce delle sue tardive scuse". "Chi ricopre un incarico pubblico - continuano i deputati Pd - non può usare toni così violenti su un episodio così drammatico e calpestare quanto già oltretutto esaminato dalla magistratura. Pertanto è necessario secondo noi un suo deferimento alla commissione di garanzia del Partito per le opportune decisioni e per una censura dura sulle parole da lui espresse che non rappresentano certo il pensiero del Partito democratico".

 

SANZIONI IN ARRIVO Non si è fatta attendere la reazione del Nazareno con il deferimento del consigliere Urbisaglia alla commissione di garanzia Pd. "Quanto detto dal consigliere Urbisaglia è del tutto inaccettabile e assolutamente ingiustificabile - afferma Lorenzo Guerini, coordinatore della segreteria del Pd -. Per questo ho chiesto alla Commissione di garanzia competente di assumere senza indugi nei suoi confronti i provvedimenti sanzionatori previsti dal nostro Statuto".

 

LE REAZIONI DEL PD Anche dal Pd territoriale un coro unanime di critiche. "Certe dichiarazioni sono incompatibili con il ruolo di rappresentante delle istituzioni e l'adesione a una forza democratica e di sinistra" ha detto il segretario del Pd delle Marche, Francesco Comi. E pure il Pd e il gruppo consiliare del Pd di Ancona si dissociano "totalmente" dalle dichiarazione fatte su Facebook dal consigliere Diego Urbisaglia sui fatti di Genova. "Tali dichiarazioni - affermano - non fanno parte del patrimonio etico e politico di un partito di centro sinistra al quale il consigliere è iscritto, pertanto non solo non condividiamo tale posizione, ma la riteniamo profondamente sbagliata e lesiva all'interno di un dibattito democratico. Riteniamo opportuno e doveroso che la commissione di garanzia del partito si esprima subito nel merito e assuma i provvedimenti previsti dallo Statuto del nostro partito". A riassumere il malcontento all'interno del Pd c'è il post della senatrice marchigiana Camilla Fabbri. "Le parole del consigliere comunale di Ancona Urbisaglia su Carlo Giuliani sono indegne di un rappresentante delle istituzioni e di un esponente del Pd".

 

IL SINDACO MANCINELLI: "HO ALTRI PROBLEMI" Taglia corto invece il sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli, che si limita a dire: "Ho altri problemi di cui occuparmi. Sono più importanti i problemi della città"