Ancona, omicidio del professore. Dimasi resta in carcere

Il funerale di Vitaletti si terrà venerdì 3 febbraio alle 15 nella chiesa San Facondino

La vittima, Alessandro Vitaletti 47 anni

La vittima, Alessandro Vitaletti 47 anni

Ancona, 1 febbraio 2017 –  Il Gip Lidia Brutti, in coda all'udienza di stamane a Perugia, ha convalidato l'arresto ordinando la permanenza nel carcere anconetano di Montacuto del 55enne Sebastiano Dimasi, accusato di omicidio volontario per la morte di Alessandro Vitaletti, il 47enne sassoferratese ucciso a colpi di lama.

Rigettata la richiesta dei legali Enrico Carmenati e Chiara Rizzo (che potrebbero comunque presentare ricorso al Tribunale del Riesame) per sollecitare la misura meno restrittiva dei domiciliari eventualmente accompagnata dal braccialetto di controllo elettronico stante, a loro dire, l'assenza dei pericoli di fuga e inquinamento di prove. In realtà l'indagine è ancora in piedi, almeno fino a quando non si troverà il coltello che Dimasi sostiene appartenesse alla vittima a cui l'avrebbe strappato durante la colluttazione.

Opposto il parere di alcuni testimoni e conoscenti interpellati dagli inquirenti per i quali Vitaletti odiava le armi e non sarebbe mai andato in giro con un coltello in tasca. Nessun dubbio, invece, per i carabinieri sul movente riconducibile alla gelosia del 55enne di professione muratore che non accettava la relazione tra l'ex moglie e la vittima in piedi ormai da diversi settimane.

Venerdì, è il giorno in cui la comunità sassoferratese si tingerà attorno alla stimata famiglia Vitaletti per l'ultimo saluto alle 15 nella chiesa San Facondino con successiva tumulazione nel cimitero del paese. Già alle 8,30 l'apertura della camera ardente alla Casa del Commiato Bondoni al civico 26 di via Loreto, dove chiunque potrà recarsi in attesa delle esequie. Il ricordo del figlio