Ancona, 4 aprile 2017 - "Mentre stavamo alzando la struttura - eravamo arrivati a circa 30 centimetri - un ingegnere mi ha detto che la campata centrale si era spostata di un paio di centimetri. Ma poi insieme all'ingegnere Vitantonio Sepe della società De.La.Be.Ch sono stati fatti altri controlli e tutto era tornato a posto. Erano le 12.20, siamo andati mangiare un panino e poco più tardi abbiamo ripreso i lavori per il sollevamento finale. Poi mentre parlavamo con un ingegnere è avvenuto il collasso".
Lo ha riferito in Commissione incidenti sul lavoro del Senato un operaio tra quelli al lavoro la mattina del 9 marzo scorso, quando nel tratto autostradale della A 14 tra Loreto e Ancona è crollato il ponte, provocando la morte di due automobilisti. "Non so cosa sia successo - ha affermato l' operaio, che al momento del crollo si trovava sulla lato sud della struttura - a me una cosa del genere non era mai accaduta".
"Non c'era nessuna anomalia - ha aggiunto un altro operaio ascoltato dalla Commissione - stavamo lavorando con tranquillità, anche dopo che abbiamo saputo che c'era un leggero spostamento".