Ancona, sospeso il prof a luci rosse. "Va curato, non condannato"

La dirigente: "Fino a un mese fa parlava molto di bibbia e di vangelo"

Studenti a lezione

Studenti a lezione

Ancona, 17 febbraio 2018 - «Il professore è stato sospeso fino all’esplicazione della visita di idoneità». A renderlo noto è la preside del liceo Rinaldini, Anna Maria Alegi. «Quello che dicono i ragazzi – spiega all’indomani dell’arrivo dei carabinieri a scuola per alcune lezioni tenute dal prof con espliciti riferimenti sessuali - non è frutto di invenzione. Io non lo so, probabilmente è vero però fino a un mese fa il professore aveva tentazioni di approfondimenti di carattere religioso e i genitori erano venuti a rappresentarmi che il docente parlava molto di bibbia e di vangelo. Adesso, purtroppo, lo stato di salute è tale per cui evidentemente c’è una resipiscenza di altre pulsioni».

Il docente di italiano dell’istituto di Scienze Umane era ritornato in cattedra giovedì mattina, dopo dieci giorni di assenza per motivi di salute. «Giovedì non era in malattia – riprende la dirigente -. Aveva concluso il primo certificato medico. Poteva, ma non sarebbe dovuto rientrare perché il suo stato di salute è tale per cui quel certificato non era sufficiente. La supplente non c’era perché l’avremmo chiamata non appena il professore ci avesse ripresentato il certificato. É stato in classe – racconta -. Ha fatto le prime ore senza alcun problema poi, con i più piccoli, semplicemente diceva: ‘Non uscite se non accompagnati dal bidello’; tant’è che loro si sentivano un po’ braccati all’interno dell’aula e allora sono venuti da me mi hanno detto ‘Preside, sta accadendo questa cosa’. Sono salita e ho individuato un docente per far seguire la classe portando il professore da me». Il professore, secondo la dirigente, «è una persona che va tutelata dal punto di vista della privacy. Chiarezza non vuol dire ricevere i particolari, sicuramente anche interessanti da un certo punto di vista. Particolari su una malattia che a volte porta anche a comportamenti imprevedibili come l’imprevedibilità del suo ripresentarsi giovedì. Ora è stato comunque sospeso per cui noi ci auguriamo che possa proseguire la sua cura per evitare in futuro di avere comportamenti sicuramente non idonei dal punto di vista didattico».

Alcuni episodi del passato avevano comunque fatto supporre «qualche stravaganza, un comportamento non esattamente idoneo a quello che deve essere il profilo professionale di un docente. Io sono qui da 2 anni e mezzo, il professore sicuramente da molto di più. Era stato anche in altri istituti della città. Il suo è un profilo professionale di raffinatissimo umanista. Una persona molto colta, perché non si arriva a insegnare al liceo Rinaldini per caso, si devono avere le necessarie abilitazioni. C’è una fragilità probabilmente – commenta - che, in questo momento, non va enfatizzata nei modi che sono stati usati. Io andrei molto più cauta: noi dobbiamo tutelare i minori». Di riferimenti sessuali nelle lezioni «la prima informazione l’ho avuta il 20 gennaio scorso da alcuni genitori di una delle classi del professore, con i quali ho avuto numerosi colloqui». Al momento non vi sono denunce o querele nei suoi riguardi «vedremo cosa farà la Procura – conclude - perché nel momento in cui un capo di istituto fa una sospensione cautelare non è escluso che ci possano essere interessamenti. Io ho informato tutti gli organi di riferimento e adesso vediamo se ci sarà un procedimento. Io ho solo fatto quello che dovevo fare come capo d’istituto».