Sesso on line, prostitute come alberghi. Ecco i siti proibiti di Ancona

Boom in tutta la provincia di Ancona delle nuove chat a luci rosse

Prostituzione su internet, impazzano i siti di sesso a pagamento (Foto Istockphoto)

Prostituzione su internet, impazzano i siti di sesso a pagamento (Foto Istockphoto)

Ancona, 8 luglio 2016 - «Ti accoglie con il sorriso», «ottimo rapporto qualità-prezzo», «possibilità di parcheggio»: sembrerebbero recensioni di hotel e ristoranti, peccato che si riferiscano invece a prestazioni di… escort. E’ boom nella nostra provincia di siti e forum creati per recensire le attività delle prostitute, classificate in base a età, nazionalità e tariffe, in queste piazze virtuali dove i clienti raccontano le proprie esperienze con dovizia di particolari.

Sono una sorta di Tripadvisor del sesso e servono ad orientare gli utenti verso la scelta migliore, tramite i feedback di chi ha già provato. «La foto inganna, avrà dieci chili in più», «prestazione nella norma, senza grandi vette», «non mette fretta, non guarda l’orologio» sono alcune delle perle che possiamo trovare tra i commenti dei clienti che si registrano con esilaranti nickname. Quello che emerge è un triste campionario di volgarità, ma consultare queste community significa avere un quadro abbastanza chiaro di dove si eserciti il mestiere più antico del mondo, in quali quartieri e con quali modalità. Non serve viaggiare molto con la fantasia visto che le recensioni riportano l’indirizzo, la foto e il numero di cellulare delle squillo. I siti più quotati sono “punterforum” o “escortadvisor”, dove ogni utente registrato può lasciare la propria recensione e rispondere a dubbi e domande dei “colleghi”, guidando i meno esperti nei meandri del variopinto mondo del sesso a pagamento.

Nel capoluogo le prostitute più quotate sono le sudamericane, seguite dalle cinesi e dalle russe. Non mancano le italiane, spesso descritte come casalinghe sui 40-45 anni, particolarmente apprezzate perchè ritenute più «materne e disponibili». E se nell’immaginario comune il mondo della prostituzione rimanda a bordelli luridi e maîtresse, in realtà le professioniste doriche accolgono i clienti in appartamenti «puliti, curati, profumati». C’è però anche chi si lamenta della puzza di fumo o muffa, chi protesta perchè non può usufruire del bagno e chi prima di iniziare si lancia in estenuanti contrattazioni sul prezzo.

Riguardo le prestazioni poi c’è un gergo indecifrabile fatto di acronimi quali “Rai1” “Rai2” (no, non si parla del canale televisivo), “daty”, “bj”, “bbj”, “cbb”, “cob”, “fk”, “cot” con cui gli utenti sembrano destreggiarsi abilmente. E se «la stretta» indica una prostituta alle prime armi, «loc» identifica l’ambiente di lavoro e «rate» si riferisce alla tariffa non negoziabile. E ancora le «rose» sono gli euro mentre il «cabrio» è il sesso senza preservativo.

I forum sono frequentatissimi, aggiornati di continuo e vi partecipano uomini residenti in città o approdati qui per lavoro, con poco tempo a disposizione. I profili degli iscritti sono sempre anonimi e il ritratto del cliente tipo è quello di un uomo di mezza età, sposato, con buona disponibilità economica. Nella scheda si deve indicare il luogo dove è avvenuto l’incontro, la nazionalità della squillo, l’età, la conformità all’annuncio, i servizi offerti (vedi glossario sopra), il compenso richiesto, la durata dell’incontro, la descrizione fisica, l’attitudine, la reperibilità, la presenza di barriere architettoniche per raggiungere l’appartamento.

Viene stilata una vera e propria classifica, dove il numero di stelline che va da 1 a 5 indica il punteggio medio. Ma perchè così tanti uomini ritengono normale dover pagare una donna in cambio di sesso, trattando la cosa come una qualsiasi normale compravendita? Tra le motivazioni descritte «cercavo qualcuno che mi facesse rilassare», «è stata una giornata pesante al lavoro» e perfino «avevo litigato con mia moglie e volevo sfogarmi». C’è anche chi da questi incontri hard si aspetta pure coccole e baci. In questi casi però si paga quasi sempre un extra, che va dai 30 ai 50 euro.