Ragazzino violentato trenta anni fa, ora la sorella chiede giustizia

Francesco, oggi 52enne, ha incontrato il suo carnefice al Passetto

Susanna, la sorella dell'uomo vittima di abusi da ragazzino, a 'Chi l'ha visto'

Susanna, la sorella dell'uomo vittima di abusi da ragazzino, a 'Chi l'ha visto'

Ancona, 9 dicembre 2016 - Violentato e abusato ripetutamente a 14 anni da un uomo adulto che lo aveva abbordato all’uscita del campo sportivo di Vallemiano. Il cold case di pedofilia irrompe sulla tv nazionale della trasmissione Chi l’ha Visto. Involontario protagonista della triste storia, vittima irreversibile, Francesco, un anconetano, oggi 52enne, ma 36 anni fa un ragazzino cresciuto in un ambiente familiare difficile e facile preda delle attenzioni di un adulto. Della storia di Francesco non si sarebbe saputo nulla se, nel luglio scorso, mentre era assieme alla sorella Susanna, non avesse incontrato il presunto orco, l’uomo che avrebbe ripetutamente abusato di lui.

Da quel giorno la sorella ha iniziato una battaglia per riaprire il caso, nonostante il tempo trascorso. Il dramma lo ha raccontato davanti alle telecamere della popolare trasmissione condotta da Federica Sciarelli, dove lei compare in viso (Francesco invece oscurato, con la sola voce). La volontà di denunciare, il desiderio che la giustizia faccia la sua parte e che altre vittime, rimaste nel silenzio, denuncino.

«Voglio giustizia, Francesco e tutti noi ce la meritiamo – racconta al Carlino la donna, residente coi fratelli e l’anziana madre in un appartamento del Piano –. Giudici e inquirenti parlano di reati prescritti, ma si può parlare di prescrizione per violenze così terribili? Quell’uomo, qualora fosse accertata la verità, deve pagare. Lui era malato, ma lucido al momento di abusare di un ragazzino. Lui ha scelto di fare del male, Francesco non ha potuto fare altrettanto, scegliere di dire no. Una vittima del genere va tutelata. Chiedo che altri uomini, allora ragazzini, abbiano il coraggio di raccontare quanto loro accaduto, di denunciare le violenze, di liberare le loro anime. Temo che Francesco non sia stato un caso isolato. Soltanto noi sappiamo la sofferenza che abbiamo vissuto nella nostra vita, una famiglia difficile, problemi di vario genere. Capisce, apprendere di queste violenze cambia la mia valutazione del passato. Francesco ha avuto un’infanzia difficile, ma io di questi presunti abusi sessuali subiti non sapevo nulla fino a quel pomeriggio di luglio».

La procura ha avviato un’inchiesta dopo la segnalazione dell’estate scorsa, la polizia ha svolto delle indagini. L’uomo è conosciuto. Secondo il racconto di Francesco, gli abusi avvenivano nella casa del quartiere Adriatico dove il presunto orco viveva assieme all’anziana madre. Ex impiegato di un’azienda del territorio anconetano, ora in pensione, il soggetto vive alla periferia di Ancona da solo. Non si è mai costruito una famiglia e continua a frequentare i luoghi di un tempo, la pineta del Passetto in particolare, nonostante il primo approccio con Francesco sia avvenuto all’esterno del campo sportivo di Vallemiano.