Ragazzo down picchiato, cinque bulli ripresi dalle telecamere

Testimonianza di una passante ai carabinieri. In sette vanno dal preside: "Non siamo stati noi"

Edoardo Sopranzi

Edoardo Sopranzi

Ancona, 20 febbraio 2017 - «Mamma, i miei amici mi hanno dato un pugno». Poche parole ma sotto la maglietta il livido sul petto è molto evidente, così come la presa stretta di una manata dietro al collo che ancora si vede assieme a quella sulla schiena. Tre segni che non lasciano dubbi che qualcuno l’abbia picchiato. Edoardo Sopranzi, diciotto anni appena compiuti, offagnese, affetto da sindrome di down, figlio di professionisti anconetani molto noti, l’ha raccontato alla mamma Barbara Martini proprio l’altro ieri. Colpire chi è in difficoltà in maniera ripetuta nel tempo fino a un episodio clou, un’escalation pericolosa che è spiegazione dell’ennesimo caso di bullismo. La madre non voleva crederci.

«E’ successa una cosa tristissima. Mio figlio ogni giorno prende l’autobus per raggiungere l’alberghiero di Loreto dal maxiparcheggio di Osimo. Lì alla fermata l’hanno accerchiato i suoi coetanei, tutti ragazzini tra i 17 e i 18 anni, e l’hanno picchiato. E’ tornato a casa con lividi al collo e alla schiena – ci ha raccontato la madre lanciando poi un appello -. Se qualcuno ha visto qualcosa abbia il piacere di collaborare aiutando il mio Edo a scoprire chi è stato. Abbiamo già interpellato i carabinieri, la scuola e ci stiamo recando al pronto soccorso perché lamenta dolore».

Tutta la famiglia è sotto shock: «Sporgo denuncia ai carabinieri di Osimo ma non finisce qui, è un episodio inaccettabile, avvertirò anche Striscia la notizia – afferma il padre Massimo -. Non è la prima volta che mio figlio torna a casa raccontandomi che quei cosiddetti amici gli danno fastidio, una volta persino passandogli l’accendino acceso sul braccio».

Pare ci sia una testimone che giovedì mattina avrebbe visto Edoardo accerchiato dai compagni alla fermata. Potrebbe trattarsi di due episodi concomitanti che sono avvenuti l’uno proprio giovedì e il secondo il giorno seguente, non è ancora certo. La zona è coperta da videosorveglianza e le circostanze si dovrebbero dipanare a breve. «Nei giorni scorsi avevo parlato a tu per tu con un ragazzino alla fermata che so che ha preso di mira Edoardo, forse è proprio lui il leader dei bulli. Andremo fino in fondo perché non voglio che mio figlio soffri ancora», continua la mamma. Di episodi del genere, di bullismo in senso stretto ma anche di cyberbullismo, ne sono stati denunciati molti in questi mesi alle forze dell’ordine ma anche ai docenti delle scuole sia medie che superiori che spesso hanno richiesto l’intervento degli psicologi. 

I carabinieri del comando osimano cui è stata sporta querela, acquisiranno a ore i filmati delle telecamere di videosorveglianza del maxipark a copertura dell’arco temporale tra giovedì e venerdì perché sarebbero addirittura due gli episodi di bullismo. Quegli occhi elettronici dovrebbero aver ripreso tutto. «Siamo convinti si tratti di quei quattro-cinque ragazzini tra i 17 e i 18 anni ‘amici’ di Edo, che ormai da tempo gli danno fastidio – commentano i genitori – Non avevamo approfondito purtroppo, ci dispiace molto ma adesso non la passeranno liscia». Una signora di passaggio che pare abbia visto tutto ha depositato la testimonianza ai militari che stanno seguendo il caso.