Giallo di Renata Rapposelli, la collana col Tau e le scarpe bianche, dettagli rivelatori

Secondo la descrizione fornita dal figlio (indagato per omicidio) li indosava la madre prima di svanire. E sono stati trovati sulla donna trovata morta a Tolentino

Vigili del fuoco alla scarpata dove è stato trovato il cadavere (foto Calavita)

Vigili del fuoco alla scarpata dove è stato trovato il cadavere (foto Calavita)

Ancona, 12 novembre 2017 - E' una collana con una grossa Tau in legno, simbolo religioso legato a San Francesco, uno degli elementi principali che portano gli inquirenti a ipotizzare l’identità del cadavere recuperato ieri mattina in contrada Pianarucci, a Tolentino nel Maceratese. Renata Rapposelli ne indossava uno quando è stata vista l’ultima volta. Anche i resti degli abiti, poco riconoscibili a causa della devastazione dovuta alla decomposizione, potrebbero corrispondere a quelli indossati dalla pittrice anconetana.

Era stato il figlio Simone, indagato per omicidio in concorso con il padre, a descrivere l’abbigliamento della donna nel giorno della scomparsa: pantaloni maculati, scarpe da tennis bianche e giaccone nero. A coincidere è anche il periodo della morte: stando al medico legale che ha eseguito una prima ispezione cadaverica, il decesso sarebbe avvenuto circa un mese fa, lo stesso periodo della scomparsa.

Altri accertamenti dovranno riguardare l’orologio che la donna portava al polso. Sul luogo del rinvenimento, ieri pomeriggio, sono arrivati i carabinieri del Nucleo investigativo di Ancona, che indagano sulla sparizione della Rapposelli, a conferma che l’ipotesi che si tratti della pittrice è molto concreta.

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