Sopravvissuto all'hotel Rigopiano, festa per gli 8 anni di Samuel

Il piccolo, che abitava a Osimo, ha perso i genitori un anno fa: "Sta bene, chissà se supererà la tragedia"

Il salvataggio di Samuel Di Michelangelo (Ansa)

Il salvataggio di Samuel Di Michelangelo (Ansa)

Osimo, 14 gennaio 2018 - Proprio in questi giorni, lo scorso anno, il piccolo Samuel era felice, in partenza verso l’hotel Rigopiano per una bella vacanza con la mamma Marina di Serraiocco e il papà Dino di Michelangelo, osimani di adozione ma entrambi originari di Chieti. Aveva appena compiuto sette anni.

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In un anno tutto è cambiato. Venerdì scorso ne ha compiuti otto Samuel, uno dei quattro bambini scampati alla slavina che ha travolto l’albergo a Farindola il 18 gennaio di un anno fa, dove persero la vita i suoi genitori e 27 altre persone. Da circa un mese Samuel, estratto vivo dopo due giorni, è stato affidato allo zio materno Giuseppe Serraiocco e vive a Chieti Scalo. "Da poche settimane ha una cuginetta, nata subito dopo Natale. Sta bene, va a scuola, sta superando piano piano quello che è successo – racconta la nonna materna Clotilde –. Forse non lo supererà mai, così come non lo supererò neanche io, nessuno di noi. Non dimenticheremo mai. Per l’ottavo compleanno abbiamo organizzato una festicciola a scuola per questa settimana, in queste ore la torta a casa con i parenti".

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Dopo le dimissioni dall’ospedale di Pescara, dove è stato videochiamato dal suo idolo, il calciatore juventino Paulo Dybala, sotto la supervisione di un team di psicologi si è fatto di tutto per far tornare il piccolo alla normalità, in un’altra città e con altri amici. Il dolore è ancora troppo grande: "Non credo più nella giustizia umana, spero solo in quella divina", continua la nonna a proposito dell’inchiesta della Procura di Pescara. Quest’anno comunque parteciperà alla commemorazione a Rigopiano.

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Il Comune di Osimo nel in quest’anno tragico ha lanciato una raccolta fondi per Samuel: "Ha totalizzato quasi 140mila euro, bloccati in un conto in banca pupillare», spiega Alessandro Di Michelangelo, fratello di Domenico, anche lui poliziotto. L’estate scorsa poi le commercianti amiche di Marina sono riuscite a organizzare una vendita speciale della merce rimasta nel negozio raccogliendo circa 15mila euro. Tutta Italia si è commossa ascoltando la sua storia. La zia Annarita Medoro gli ha scritto una lettera: "In questo giorno del 2010 i tuoi genitori ci dissero che eri nato tu, il loro amore più grande, la persona che avrebbero amato e protetto a costo della loro vita. Ricorda oggi e in futuro piccolo Samuel che, anche se non sono fisicamente accanto a te, tu potrai comunque parlare con loro in ogni momento della tua vita".

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