Senigallia, referendum categorico. Morro d'Alba resta Comune

Affluenza bassa, ma più del 60% vota no

Alle urne (Dire)

Alle urne (Dire)

Senigallia (Ancona), 24 ottobre 2016 - Morro d’Alba resterà Comune: bocciato anche da Senigallia il referendum per la fusione per incorporazione del Comune più piccolo al più grande. L’esito delle urne ieri è stato chiaro: 811 no e 342 sì a Morro d’Alba con una percentuale di contrari che sfiora il 70%. Nella patria della Lacrima invece ha votato il 77,5 per cento degli aventi diritto, percentuale che scende al 72,65 per cento se si considerano i morresi all’estero.

A Senigallia invece molto bassa l’affluenza: poco più del 16 per cento, ma anche qui a prevalere sono stati i no con il 60,53 per cento del totale. L’esito referendario sarà rispettato, come promesso dai due primi cittadini prima del voto. «Un’occasione persa» per il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi che commenta: «Vincono i no, ma i problemi rimangono. Le urne hanno dato un responso chiaro che accettiamo e rispettiamo serenamente, ma ribadiamo anche che si è persa una grande occasione per il territorio. Il progetto di fusione che avevamo messo a punto con gli amministratori di Morro d’Alba e che era stato approvato dai consigli comunali di Senigallia, a larghissima maggioranza, e della stessa Morro d’Alba, all’unanimità, aveva una grande visione. È chiaro che il progetto non è stato spiegato in maniera esaustiva e che è mancato il tempo per farlo. Appare evidente, infatti, come non ci sia stata piena consapevolezza sull’importanza di questo voto per il futuro dei nostri territori».

Sulla stessa linea il sindaco Alberto Cinti che commenta: «Un segnale chiaro, i cittadini di Morro d’Alba non vogliono rinunciare alla propria identità. Sono disposti a sopportare un calo dei servizi e una pressione fiscale più alta, a rinunciare a investimenti sul territorio pur di non rinunciare alla propria autonomia. Il percorso dei piccoli Comuni continuerà ad essere difficile – aggiunge - ma nel rispetto della volontà espressa dal referendum faremo del nostro meglio per  ridurre al minimo i disservizi in futuro. L’impegno nel cercare soluzioni alternative sarà costante. Ringrazio i cittadini che, partecipando al voto, si sono dimostrati interessati al futuro del nostro paese».