Faida tra fratelli, sequestrato un hotel a Numana

Blitz della Finanza al 'Sorriso' : nel mirino la gestione dell’azienda

L'hotel sequestrato

L'hotel sequestrato

Numana (Ancona), 17 novembre 2016 - Una faida tra fratelli per la gestione dell’albergo a conduzione familiare fa scattare i sigilli all’hotel Sorriso di Numana. Nei giorni scorsi i militari del nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza, guidati dal maggiore Emanuele Pietroni, hanno eseguito il sequestro preventivo della struttura alberghiera, valutato 1,3 milioni di euro, disposto dal gip Carlo Cimini su richiesta della Procura di Ancona. L’ipotesi di reato è di appropriazione indebita: uno dei due fratelli, estromesso dall’attività attraverso un contratto di gestione con una società costituita ad hoc, in base all’ipotesi accusatoria si sarebbe visto sottrarre i profitti dell’attività familiare.

L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Andrea Laurino, era partita nei mesi scorsi, in seguito alle denunce incrociate dei due fratelli, titolari dell’azienda alberghiera. Le indagini delle Fiamme gialle hanno permesso di scoprire che uno dei proprietari aveva tentato di sottrarre all’altro i profitti dell’attività alberghiera affittando l’hotel ad una società di comodo. Era stato stipulato un contratto d’affitto d’azienda a un canone irrisorio, di appena 2.500 euro mensili, rispetto alle potenzialità dell’hotel Sorriso, nel cuore della Riviera del Conero, dotato di 38 stanze con vista sul mare, che nel 2015 ha fatturato più di 330mila euro. In questo modo il fratello indagato voleva trattenere per sé i proventi dell’attività, privando così l’azienda di famiglia dei reali guadagni.

Il giudice Cimini, oltre a disporre il sequestro dell’azienda, ha anche ordinato il blocco dei conti correnti intestati alla società e il sequestro dei saldi attivi dei conti correnti intestati al socio indagato. Per evitare l’aggravamento della situazione economico-patrimoniale della società proprietaria dell’hotel Sorriso e per garantire i creditori, il pm Andrea Laurino, su disposizione del giudice per le indagini preliminari, ha nominato un amministratore giudiziario, al quale è stata affidata in gestione l’azienda.

L’albergo, in questo periodo, era comunque chiuso: in programma c’era la ristrutturazione dell’immobile, che sarebbe avvenuta durante la stagione invernale, quando la struttura ricettiva, a pochi passi dal porto di Numana e con vista mozzafiato sul mare, non accoglie i turisti che ogni estate affollano la Riviera.