"Perseguitato e picchiato dalla mia ex"

La denuncia di un istruttore d’arti marziali. Lei, 30 anni, ha il divieto di avvicinamento: «Non c’è nulla di vero»

Lo stalking stavolta è ai danni dell’uomo

Lo stalking stavolta è ai danni dell’uomo

Ancona, 14 gennaio 2017 - La storia d'amore tra l’istruttore di arti marziali e la titolare della palestra finisce con un divieto di avvicinamento per stalking: a sentirsi perseguitato è il prestante karateka, che ha ottenuto il provvedimento di interdizione dal giudice per le indagini preliminari. La donna, una ragazza minuta di 30 anni (secondo il suo legale di fiducia pesa poco più di 45 chili), avrebbe intimorito l’ex fidanzato con pedinamenti in auto e, in un caso, con un’aggressione in piena regola, avvenuta in palestra sotto gli occhi dei testimoni.

La vicenda è approdata in tribunale giovedì mattina, quando la giovane è stata ascoltata dal gip Antonella Marrone, che si è riservata sulla convalida del divieto di avvicinamento. Stando alla denuncia dell’uomo, le persecuzioni sarebbero andate avanti dal 2012 fino all’ottobre del 2016, periodo in cui l’esperto di arti marziali sarebbe stato inseguito in auto per l’ultima volta. I due si erano conosciuti nella palestra che la donna gestiva ad Ancona, dove la presunta vittima lavorava come istruttore di karate e pugilato. Proprio nel centro sportivo sarebbe avvenuto l’episodio più grave: lui aveva risposto in modo sgarbato a una richiesta, dandole una botta sulla spalla, e lei aveva reagito in modo incontrollato, prendendolo a botte. L’uomo, stando alla denuncia, era dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso.

La storia tra i due è finita nel 2014 e lui aveva dato le dimissioni, ma le persecuzioni sarebbero continuate. La presunta vittima aveva presentato una prima denuncia, che poi a novembre è stata integrata con una nuova querela, sporta dopo che la donna lo aveva inseguito con l’auto. Il provvedimento di divieto di avvicinamento, chiesto dalla Procura di Ancona e concesso dal gip, è stato notificato alla 30enne lo scorso 8 gennaio e giovedì mattina la donna è stata convocata in tribunale per la convalida della misura restrittiva. «Studierò gli atti che conosco solo parzialmente – spiega l’avvocato Andrea Dotti, difensore di fiducia della 30enne – perché la convocazione per l’udienza di convalida mi è stata notificata solo mercoledì sera. Stando a quanto mi ha riferito la giovane, le cose non si sono svolte come ha descritto la controparte e in particolare, per l’episodio dell’aggressione, ci sono diversi testimoni pronti a fornire un’altra versione dei fatti. La mia assistita pesa appena 45 chili, il suo ex è alto un metro e novanta e ne pesa almeno 100».