Ancona, rischio attentati, controlli mirati

Lunedì incontro in prefettura

Alcuni controlli

Alcuni controlli

Ancona, 20 agosto 2017 - «L’Italia è il nostro prossimo obiettivo». Il messaggio prodotto dal sedicente Stato Islamico all’indomani degli attacchi in Spagna e Finlandia preoccupa, ma non è una novità. Il nostro paese registra e adotta le adeguate misure, a Roma come ad Ancona. Gli obiettivi sensibili restano al centro delle attenzioni delle forze dell’ordine, ma il ritorno alla strategia del terrore da parte delle cellule daesh in Europa consiglia un ulteriore giro di vite.

È quello che affronteranno domani i responsabili istituzionali e di polizia anconetani nella riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura. Tempo di ferie esaurito, si riprende l’attività affrontando subito il delicato tema della security. Oltre al prefetto Antonio D’Acunto, ci saranno i vertici delle forze dell’ordine, da carabinieri a guardia di finanza, a partire dal questore che dell’ordine pubblico è il titolare sul territorio provinciale. Prevista la presenza anche del Comune di Ancona, della polizia municipale dorica e dell’Autorità portuale, Rodolfo Giampieri.

In porto, in attesa di provvedimenti adottati dopo la seduta del Comitato domattina, non sono state prese misure particolari alla luce dei recenti attentati. Le operazioni di controllo nello scalo non sono state irrigidite. Con gli imbarchi in misura attenuata rispetto agli ultimi tre fine settimana e le operazioni di sbarco meno invasive, le procedure vanno avanti senza intoppi. Al di là delle misure antiterrorismo, la polizia continua a garantire il controllo del territorio. La questura, specie nella settimana di Ferragosto, ha monitorato a fondo il territorio con una serie di servizi che hanno dato importanti risultati. I poliziotti hanno identificato 756 persone, di cui 171 extracomunitari, controllato 24 locali tra capoluogo e Comuni della costa, istituito 28 posti di blocco. Ben 741 le chiamate alla centrale operativa del 113, mentre i veicoli controllati sono stati 2.175, molti dei quali grazie al sistema Mercurio, che analizza le targhe. Grazie a questo sistema, due auto sono state sequestrate perché senza documenti.

pi. cu.