Ancona, la maxi truffa dei falsi incidenti, 49 persone a processo

Associazione per delinquere finalizzata alle frodi assicurative, falsa testimonianza e frode assicurativa sono solo alcuni dei reati per cui la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio

Ancona, la maxi truffa dei falsi incidenti: 49 persone a processo

Ancona, la maxi truffa dei falsi incidenti: 49 persone a processo

Ancona, 26 aprile 2017 - Associazione per delinquere finalizzata alle frodi assicurative, falsa testimonianza e frode assicurativa sono solo alcuni dei reati per cui la procura di Ancona ha chiesto il rinvio a giudizio di 49 persone accusate di avere finto incidenti, architettando una maxi truffa ai danni di assicurazioni. A capo della banda ci sarebbe stato un uomo di 47 anni; tra gli indagati figurano pregiudicati e incensurati tra cui due medici ortopedici.

Le indagini dei carabinieri, che sono scattate dopo le querele presentate da persone, ospedali e compagnie assicurative truffati, hanno fatto luce su un articolato sistema basato su dichiarazioni false rese al pronto soccorso da persone che facevano ricorso alle cure ospedaliere e che riferivano di avere subito traumi a seguito di incidenti stradali, che in molti casi non si erano mai verificati. Per certificare quella che di fatto era una truffa la banda, oltre a certificati del pronto soccorso, si procurava altri documenti relativi a visite specialistiche e false testimonianze con la complicità di medici e periti.

Per provocare gli incidenti (quelli che avvenivano), i truffatori utilizzavano diverse modalità: una frenata brusca per causare un tamponamento o l'induzione al mancato rispetto della precedenza. Le vittime erano per lo più anziani e donne sole, che spesso venivano intimidite con grida o minacce dai truffatori, i quali riuscivano così a ottenere l'immediato risarcimento bonario del danno o la compilazione della constatazione amichevole. 

I falsi incidenti, invece, prevedevano il coinvolgimento di un finto infortunato, un responsabile dell'incidente (assicurato) e un testimone. Da precisare che alcuni 'infortunati' in base alla documentazione risultavano aver riportato la frattura dei polsi con relativa ingessatura e invece circolavano in motorino senza presidi ortopedici.

Gli investigatori hanno acquisito diversi fascicoli relativi a cartelle mediche e infortuni stradali per una buona parte dei quali erano state liquidate cospicue somme di denaro. Il danno complessivo accertato, per il mercato assicurativo, è di oltre un milione di euro