Uova contaminate, nel mirino anche un'azienda di Castelfidardo

Dopoil caso dell’allevamento di Ostra Vetere. State sequestrate 6mila uova e 12mila galline solo ad Ancona

Il comandante dei Nas Adelmo Lusi, durante la conferenza stampa per le uova contaminate dal Fipronil a Roma

Il comandante dei Nas Adelmo Lusi, durante la conferenza stampa per le uova contaminate dal Fipronil a Roma

Ancona, 24 agosto 2017 - Si estende il caso delle uova contaminate, con due fonti individuate solo in provincia di Ancona. Dopo una maxioperazione condotta in tutta Italia dai carabinieri del Nas, sono state trovate uova positive al Fipronil, un insetticida, provenienti anche da un allevamento di Castelfidardo. Su un terzo produttore sono in corso accertamenti. La fornitura di uova è stata individuata in un pastificio di Civitanova Marche (servito da un intermediario del Fermano), dove già il 17 agosto scorso erano state individuate forniture provenienti dall’allevamento di Ostra Vetere, la cui produzione è stata fermata da giorni dopo il ritrovamento di un campione contaminato dall’insetticida. Si tratta dunque di prodotti tutti italiani.

E’ scattato anche un sequestro preventivo di tuorli d’uovo provenienti dalla Germania, ritrovati in un’azienda del Maceratese. In tutto sono state sequestrate 6mila uova e 12mila galline solo ad Ancona. A riferire al Carlino del nuovo caso di Castelfidardo è stato il comandate dei carabinieri dei Nas (Nuclei antisofisticazioni e sanità) Adelmo Lusi, che ieri in una conferenza stampa a Roma ha illustrato l’attività condotta in questi giorni di allerta. I militari presenteranno sette denunce alla magistratura in tutta Italia, contro i responsabili delle attività in cui sinora Nas, Asl e Regioni hanno trovato uova contaminate.

I reati ipotizzati sono adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari (art. 440 del codice penale) e detenzione di alimenti tossici per l’uomo (art. 5 della legge 283/1962). «Altri accantonamenti di uova – spiega il dottor Paolo Pierucci, dirigente di prevenzione veterinaria e sicurezza alimentare dell’Asur Marche – sono stati compiuti autonomamente in via precauzionale dagli stessi imprenditori che trattano uova, in attesa di approfondimenti. Domani potremo avere i risultati delle analisi dei campioni, in base ai quali decideremo come procedere. Non sappiamo ancora come il Fipronil abbia contaminato le uova, se deriva dal mangime o da altri prodotti utilizzati dagli allevamenti. Siamo però certi che le uova marchigiane risultate positive siano state tutte prodotte in Italia. C’è un’allerta del sistema perché è stata utilizzata una molecola che non andava impiegata, ma mi preme ribadire che le concentrazioni trovate finora sono tutte sotto la soglia di tossicità, quindi non c’è allarme per i consumatori».

In tutta Italia sono state sequestrate oltre 90mila, in gran parte a Viterbo (53mila uova destinate a alimentazione umana e 32mila uova destinate all’alimentazione animale), ma uno dei produttori denunciati ieri è di Ancona. Giuseppe Ruocco, direttore generale Sicurezza alimentare del ministero della Salute, si è riferito proprio al caso di Ancona per sottolineare che le uova risultate positive sono italiane, perché prodotte direttamente da allevamenti locali.