Ancona, l'Anas ‘boccia’ l’uscita a nord

Tecnici al lavoro per trovare un "allaccio" con la variante più a sud. Prosegue invece l'iter burocratico per il raddoppio della statale Adriatica

L'ipotesi di collegamento, scartata da Anas

L'ipotesi di collegamento, scartata da Anas

Ancona, 21 maggio 2017 - Il nodo cruciale della grande viabilità del capoluogo è sicuramente concentrato verso nord. Da qui arrivano tutti i tir diretti al porto, è l’ingresso principale per l’ospedale regionale delle Marche e viene anche utilizzato per i tanti pendolari che in auto giungono in città da Jesi, Fabriano, Senigallia e Falconara. Insomma un girone infernale.

A questa situazione «rovente» si cerca da anni di dare risposte senza arrivare comunque a una soluzione. Dopo la stroncatura del progetto dell’Uscita a Ovest adesso si tenta di andare a Nord.

Ma tralasciando i facili entusiasmi, lo scenario è molto complesso e un’idea chiara su come realizzare questo secondo progetto la si avrà almeno tra qualche mese. Parliamo di idea perchè per il progetto vero e proprio ci vorranno anni.

Questa è la realtà che viene confermata anche da Anas che fino a oggi ha «semplicemente» bocciato il primo progetto avanzato dal Comune. Di cosa parliamo. Presto detto. «A seguito di incontri interlocutori con il Comune e Rfi – dicono dall’Anas –, sono state condotte da parte di Anas delle prime valutazioni e approfondimenti sulla soluzione di collegamento del Porto con la strada statale 16 all’altezza dello svincolo di Torrette. Questa soluzione, avanzata dall’Amministrazione comunale di Ancona prevede un tracciato a due corsie ubicato inizialmente, per circa un chilometro, in posizione complanare con la viabilità comunale nel tratto lungomare (attuale via Flaminia). Il tracciato proposto successivamente si discosta dalla viabilità esistente sviluppandosi in variante a sud del polo ospedaliero di Torrette per poi ricollegarsi allo svincolo omonimo della SS16. In relazione alle criticità di natura geotecnica, connesse alla presenza dell’area della ‘grande frana’ come pure ai ridotti raggi di curva contemplati nella soluzione progettuale sviluppata dal Comune - che porterebbero alla necessità di consistenti allargamenti della sezione trasversale per consentire la visibilità per le manovre prevista dalla legge (con aggravio di costi) -, è emersa la necessità di studiare, di concerto con il Comune, i possibili corridoi disponibili per soluzioni alternative che prevedano un allaccio spostato più verso sud con l’obiettivo di incrementare i raggi di curvatura minimizzando gli allargamenti trasversali». Insomma, tutto si può fare ma non l’ipotesi che il Comune aveva avanzato.

Sul raddoppio della strada statale 16 le notizie sono migliori. «Nel tratto compreso dallo svincolo Roma/Fabriano/innesto SS76 in località Falconara, fino allo svincolo di Torrette, lungo 7,1 km, è stato completato il progetto definitivo – dicono da Anas – che è corredato di tutte le autorizzazioni. Il progetto è stato assoggettato a una prima fase di verifica presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici dal quale sono emerse osservazioni, attualmente in fase di valutazione. Con il completamento del processo di valutazione e la successiva approvazione della progettazione definitiva, sarà sviluppato il successivo livello progettuale, l’esecutivo, che è propedeutico all’appalto. L’opera è inserita nella proposta di Piano Pluriennale 2016-2020 con appaltabilità 2018, per un investimento di 233,77 milioni di euro. La durata stimata dei lavori è di 1050 giorni».