Ancona, il chirurgo che ha operato Valentino Rossi: "Eroico, ha corso con la gamba rotta"

Raffaele Pascarella, direttore dell'Unità operativa di Ortopedia e Traumatologia all'ospedale di Torrette, ha operato il campione appena 25 giorni fa per una frattura scomposta a tibia e perone

Valentino Rossi (Afp)

Valentino Rossi (Afp)

Ancona, 25 settembre 2017 - "Valentino è stato eroico, si è impegnato moltissimo per correre ieri, ha affrontato la gara alla grande con la gamba ancora rotta". Raffaele Pascarella, direttore dell'Unita' operativa di Ortopedia e Traumatologia all'ospedale di Torrette di Ancona, ha operato Valentino Rossi appena 25 giorni fa per una frattura scomposta a tibia e perone, e ieri ha assistito alla gara miracolosa dell'illustre paziente nel Gp di Aragon, conclusa con un incredibile quinto posto. "Devo ammettere - confessa il chirurgo - che ho visto la corsa con le mani sul viso, e il cuore in gola ogni volta che Valentino piegava la moto. Tutti si chiedono: 'Come si puo' correre a 300 all'ora a tre settimane da una frattura cosi' seria?'. Con la grande motivazione. Lui ha anticipato molto i tempi, ha fatto fisioterapia 6 ore al giorno per ridare tonicità alla gamba, ha fatto di tutto".

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Certo, non basta la fisioterapia a far saldare tibia e perone fratturate, peraltro per la seconda volta dopo l'incidente del 2010: "La gamba è stabilizzata, ma è ancora rotta - conferma Pascarella - con un chiodo fissato nella tibia. Ci vogliono mesi prima che le ossa si saldino, e prima di un anno e mezzo non interverremo per togliere il chiodo. Tra un paio di settimane lo rivedremo, ma non credo che lo sforzo fatto ieri possa peggiorare il decorso anzi, ci aspettiamo miglioramenti".

Se non fosse stato per il crollo nel finale, quando 'The doctor' era palesemente stanchissimo, il campione pesarese sarebbe arrivato sul podio, e avremmo assistito a un'inedita premiazione con il premiato in stampelle: "Certo, lui cammina con il bastone perché non può ancora caricare il peso sulla gamba - spiega il medico - ma in moto è diverso, tecnicamente si poteva fare e infatti lo ha fatto. Certo ci vuole tanto coraggio, impegno e grandi motivazioni, ma Rossi non lo scopriamo certo oggi".

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