Ancona, Valeriano Trubbiani e piazza Pertini. "Soffro a vederla ridotta così"

Creò i rinoceronti: "E’ un colpo al cuore"

I rinoceronti di Trubbiani in piazza Pertini

I rinoceronti di Trubbiani in piazza Pertini

Ancona, 26 settembre 2017 - E’ senza dubbio uno degli artisti che ha fatto molto per Ancona. Valeriano Trubbiani, classe 1937, scultore, regista e artista, ha preso parte alla Biennale di Venezia, alla Quadriennale di Roma esponendo le proprie opere in tutto il mondo. In città, di certo, non ne mancano e tra queste c’è la Mater Amabilis, più nota probabilmente come la ‘statua dei rinoceronti’ collocata in piazza Pertini. Un’opera, la prima che nel 1999 comparve finalmente nel centro dorico ma che oggi trasformata in una sorta di insegna che richiama i ‘bagni pubblici’ all’aperto. No, non si tratta di un’idea del Comune anche se l’amministrazione, in un certo senso, con il trascorrere degli anni è stata «complice» della sua trasformazione in peggio. Sotto quel gruppo scultoreo, infatti, clochard e ubriachi orinano di continuo al punto da appestarne l’aria, abbandonano bottiglie ed altro mentre i vandali proseguono la loro opera con scarabocchi ben lontani da quelli che potrebbero essere considerati magari dei ‘murales’. Tutto ciò in una piazza Pertini, che non sarà di certo una agorà, ma che non merita di essere trasformata in un ricovero e ritrovo per sbandati. 

Valeriano Trubbiani, se le dico: piazza Pertini?

"Mi fa molto piacere che il Carlino mi abbia chiamato. Immagino debba rispondere: ‘Mater Amabilis’..."

Esattamente, anche perché ne è assolutamente il simbolo. Ma: l’ha vista di recente?

"Purtroppo non ne ho avuto l’occasione poiché non ho più l’auto e in centro vado raramente, solo quando può accompagnarmi mio figlio"

Io vado un po’ più spesso e le dico, con imbarazzo, che la ‘Mater Amabilis’ è diventata...

"...Un orinatoio, lo so. Gode di pessima salute. Me lo dicono gli amici quando li incontro, me lo dice la gente"

E non la rammarica?

"Certamente, tanto che a suo tempo avevo segnalato personalmente la questione al sindaco ma ancora non è stato fatto nulla"

Per: ‘a suo tempo’, intende con Sturani?

"No, qualche tempo fa con l’attuale primo cittadino: Valeria Mancinelli"

E cosa ha risposto?

"Che avrebbe provveduto in qualche modo. Ma lì, è tutta la piazza che andrebbe sistemata. E’ molto squallida a vederla; una colata di cemento che poi si diceva dovevano in parte coprire, poi non più e poi di nuovo. Probabilmente si tratta di una grossa spesa che non si può fare, non saprei dirle. Di certo quella piazza è una sorta di Bronx: mi hanno detto che c’era stato pure un accoltellamento, che ci dormono i clochard, gli ubriachi..."

Lei, per Ancona, non ha fatto solo la Mater Amabilis...

"Ci sono il sipario delle Muse, la croce astile devozionale a San Ciriaco, poi sculture alla Politecnica delle Marche... Tutte tenute perfettamente. Quella di piazza Pertini è l’unica ridotta purtroppo in questo modo"

Lei ha impiegato anche del tempo per realizzarla

"Anni e anni. E la collocazione doveva essere inizialmente un’altra. Piazza Pertini era la seconda scelta..."

E cosa accadde? Perché si preferì allora piazza Pertini a quella che era, a fine anni Novanta, la nuova sede regionale della Sip?

"L’allora sindaco, Renato Galeazzi, ci teneva molto. Era il 1999 e nel centro storico di Ancona non c’era niente, non vi erano sculture. Quell’opera dette uno scossone morale, a livello di sensibilità. Tutto andò bene... e poi iniziò il degrado"

Gli amici, la gente, tutti le raccontano della sua Mater Amabilis ‘abbandonata’. Ma lei, come reagisce ascoltandoli?

"Soffro. Soffro per questa vicenda... Ma allo stesso tempo non posso farci niente".