Ancona, vigilessa scambiata per una squillo. Il comandante pensa a ripicca

Una telefonata al 113 aveva segnalato una donna provocante in strada

Ora nel comando della municipale si discute se sia opportuno svolgere i servizi in borghese

Ora nel comando della municipale si discute se sia opportuno svolgere i servizi in borghese

Ancona, 12 settembre 2017 - Cittadino zelante ed esagerato nella valutazione della vicenda, oppure una banale ripicca? La vicenda della vigilessa controllata da una pattuglia della polizia, in quanto scambiata per una prostituta, fa discutere, soprattutto all’interno del corpo della polizia municipale dorica.

Stando a quanto riferito dal comandante, Massimo Fioranelli, secondo lui più che a un fatto casuale o all’eccesso di zelo del cittadino che ha effettivamente chiamato il 113, potrebbe esserci un gesto volontario partito dall’interno del comando stesso. Non è la prima volta che la polizia municipale di Ancona mostra di non essere un gruppo coeso, anzi, tutt’altro, luogo dove talvolta si assiste quasi a regolamenti di conti. Vecchie frizioni, carichi pendenti e così via.

Certo, resta da capire come mai, qualora l’affermazione del comandante Fioranelli fosse suffragata dai fatti, di mezzo ci sia finita una agente entrata in ruolo ad Ancona non tantissimo tempo fa. Difficile capire cosa possa essere accaduto. L’ipotesi, abbastanza fantasiosa, ma forse non troppo, è che un collega o una collega possano aver chiamato la polizia o, piuttosto, spinto qualcuno a digitare il 113 sapendo della presenza in quella zona, in quel giorno, dei due agenti in servizio esterno, in borghese, per la questione dei passi carrabili.

Fino a qualche anno fa, più o meno tre, tutto ciò non sarebbe accaduto, visto che la quasi totalità del personale della polizia municipale effettuava in servizio in divisa. Tanto più nel settore dei passi carrabili. Poi la decisione di cambiare, visto che ad ogni servizio l’operatività degli agenti in divisa era troppo evidente e soggetta a continui interventi e consulti da parte della cittadinanza. Da qui la decisione di trasformare alcuni servizi, vedi la parte ambientale e appunto i passi carrabili, in borghese. Oltre all’episodio specifico, al comando si discute se sia davvero il caso di andare con queste modalità oppure ripristinare la divisa per tutti, altrimenti emettere una sorta di codice. Secondo Fioranelli, tuttavia, il fatto della vigilessa non sussiste; la vigilessa non avrebbe mai esagerato nella scelta del vestiario di lavoro, forse un po’ colorata. Allo stesso tempo mostra tutta la solidarietà per la sua agente, vittima di un episodio per certi versi kafkiano.