Ancona, 13 aprile 2011 - La notizia non poteva non far scalpore: "La giunta regionale marchigiana, in controtendenza rispetto ai tagli imposti dal governo centrale, ha approvato in bilancio un aumento delle risorse messe a disposizione della cultura nel prossimo triennio 2011-2013" . Per definire la strategia integrata che dovrebbe sorreggere questo importante investimento, nel fine settimana, venerdì e sabato al Teatro delle Muse di Ancona, la Regione Marche chiamerà a raccolta il mondo della cultura e delle arti nel Forum 'Cultura come risorsa come valore'.

 

Gli interlocutori saranno, naturalmente, le istituzioni, realtà organizzate e consolidate che hanno fatto la storia recente della cultura marchigiana: teatri, musei, pinacoteche, biblioteche, siti archeologici, cinema.
Ma esiste un pullulante universo parallelo (giovani artisti, musicisti, scrittori, cineasti, piccole e medie associazioni, spazi autogestiti) che rappresenta il futuro della cultura, non solo locale. Con questa rubrica, che inauguriamo oggi, intendiamo portare alla luce questo sottobosco e metterlo in contatto con le istituzioni comunali, provinciali, regionali e nazionali, perché possano valorizzarlo.

 

In effetti, l'impressione è che ci si trovi di fronte a un vero e proprio movimento artistico marchigiano, formato da giovani tra i 18 e i 35 anni, che qui tenteremo di mappare e definire. Alcuni apripista si sono già guadagnati la ribalta nazionale e internazionale, in ambito musicale (Beatrice Antolini e Raphael Gualazzi), cinematografico (Andrea Lodovichetti e Massimo Volponi), artistico (Simone Massi, le due coppie Alessandrini-Colonnella e Lemeh42) e teatrale (Valentina Rosati e il gruppo Sineglossa).

 

Straordinaria poi la fioritura di giovani poeti. E qualcosa ricomincia a muoversi anche nella narrativa, grazie al concorso Pagine Nuove, coordinato dalla Biblioteca Planettiana di Jesi, che vede coinvolto il grande editor anconetano Massimo Canalini, scopritore negli anni Novanta di talenti quali Silvia Ballestra ed Enrico Brizzi, fra gli altri. Ieri (martedì) e oggi si sono riuniti a Jesi i giurati, che valuteranno i nuovi narratori marchigiani: oltre a Canalini, Francesco Scarabicchi, Umberto Piersanti, Angelo Ferracuti, Andrea de Marchi, assieme ai leggendari neoavanguardisti Angelo Guglielmi e Renato Barilli.

 

E proprio a un grande narratore marchigiano del Novecento, l'urbinate Paolo Volponi, dobbiamo il nome della rubrica. 'L'arcatana' è un'invenzione linguistica che troviamo nel suo straordinario romanzo Corporale: "Vuol dire allora che il mio non si chiamerà più rifugio, in qualsiasi altro modo: buco, barca, arca, tana, tramite lo smeraldo, questa tua pietra mezzo-animale che mi hai regalato. [...] Arcatana: arca, tana, tana arcata..na...turale che serve a coprire con opportuni scavi e accorgimenti e attrezzature uomo-animale-smeraldo disposto […] a riemergere diverso".

 

Che lo scavo abbia inizio, quindi. Sia ai giovani artisti, che alle associazioni e agli spazi indipendenti chiediamo di segnalarci la loro presenza, così come alle istituzioni chiediamo di comunicarci bandi e altre occasioni di promozione destinate ai giovani talenti del nostro territorio, scrivendo a valeriocuccaroni@yahoo.fr oppure cronaca.ancona@ilcarlino.net.