Ancona, 23 giugno 2011 - SARÀ ANCORA una volta il Tar a dover decidere le sorti della mostra di Federico Solmi organizzata dall’associazione culturale Mac.

Prevista alla Mole dal 25 giugno al 25 luglio, la personale del celebre e controverso artista bolognese era stata inizialmente approvata dal Comune (a dicembre) e in seguito revocata (a febbraio) per timore, in particolare, dell’opera, ‘The Evil Empire’, satira sul potere millenario della Chiesa ritenuta poco adatta all’atmosfera del Congresso eucaristico di settembre e degli eventi ad esso legati.


Mac si era rivolta al Tar, che aveva dichiarato illegittima la revoca adottata dal Comune, invitando quest’ultimo a concordare una soluzione per poter realizzare l’evento nei tempi stabiliti. In sede di discussione, però, è emerso un altro problema: non erano più disponibili le sale ‘Podesti’, inizialmente scelte per la mostra, ma altre, decisamente più piccole e non adatte all’evento (400 mq invece di 2mila e, soprattutto, altezze dei locali incompatibili con il progettato allestimento).

Il motivo? Le sale sono indisponibili perché sottoposte a lavori di adeguamento necessari a garantire la copertura assicurativa delle opere esposte in un’altra mostra, ‘Alla Mensa del Signore’, inserita nel programma del Congresso eucaristico. Di qui il secondo ricorso al Tar. Mac, insomma, chiede le sale previste. Saranno di nuovo gli avvocati Cristiano Teodoro e Lorenzo Gnocchini a difenderne la causa. I due legali ritengono che dietro la decisione del Comune non ci siano ragioni oggettive, ma “una scelta soggettiva di privilegiare la mostra ‘Alla Mensa del Signore’ piuttosto che quella di Solmi”.

Teodoro sottolinea che “questi lavori di adeguamento sono stati taciuti nella fase del primo ricorso al Tar. Ad oggi non ci sono documenti che li attestino, al di fuori di una lettera del dirigente dei lavori pubblici che li menziona. Ma è tutto campato in aria. E’ da settembre che nono si fanno più mostre in quelle sale. Se c’era una necessità oggettiva di fare quei lavori, perché non sono stati iniziati prima, visto che la mostra del Congresso Eucaristico era stata decisa da circa due anni?”.

Gnocchini ricorda inoltre che “il Comune ha atteso quasi un mese prima di farci avere una risposta formale”. Insomma, a quanto pare c’è il sospetto di ‘boicottaggio’ da parte dell’Amministrazione comunale. L’assessore alla cultura Andrea Nobili si trincera dietro il 'no comment', limitandosi a dire: «Mi pare che questa vicenda abbia avuto sin troppa pubblicità”.

Mac è disposta a ridurre il periodo espositivo, o a far slittare la mostra (al massimo di due settimane, visto che le opere di Solmi sono molto richieste, e appartengono a varie collezioni sparse nel mondo). Domani pomeriggio arriverà la sentenza del Tar.