Ancona, 19 ottobre 2011 - Riprendiamo il nostro viaggio nell’universo artistico e culturale delle Marche, a bordo della favolosa Arcatana. Oggi affronteremo il fenomeno delle Case degli artisti, anche dette Residenze d’artista, Residenze creative per artisti o, nei paesi anglosassoni, Artist-in-Residence Programs.


La prima volta che sono stato in una Casa degli artisti era il 2002, a Parigi. Percorrendo rue de Rivoli, in direzione del Louvre, dove avrei dovuto iniziare uno stage post laurea, a un certo punto, al numero 59, mi imbatto in un curioso edificio: la facciata è decorata con enormi fiori, maschere colorate e sghignazzanti. Ero di fronte a uno squart (“squat d’artistes”), un palazzo occupato nel 1999 dal collettivo 'Chez Robert, électron libre' e trasformato in atelier residenziali per una trentina di artisti provenienti da tutto il mondo. Acquistato dal Comune di Parigi nel 2002, 59rivoli è stato recentemente ristrutturato e dato in gestione agli artisti occupanti (www.59rivoli.org).

Un mito, che, in piccolo, sta fiorendo anche nelle Marche, dove si trovano residenze per artisti, non occupate, ben inteso, ma create da illuminati patron. Nella provincia di Pesaro-Urbino, a Sant’Anna del Furlo, all’interno della Riserva nazionale statale Gola del Furlo, si trova, per esempio, la Casa degli Artisti, ex dimora degli operai dell’Enel impiegati alla diga del Furlo, trasformata nel 2010 in residenza creativa da Andreina de Tomassi e Antonio Storace (lei, milanese di nascita, ex-giornalista di Repubblica, lui, romano, scultore).

Molto attivi e pieni di idee, Andreina e Antonio, assieme a volontari e operatori della zona, organizzano numerose iniziative, tra cui Splash Sustainable Performing Land Art Seeding Hospitality, ovvero Semina di arte sostenibile sul territorio e ospitalità), che nel 2012 giungerà alla sua terza edizione e vedrà un dialogo serrato tra artisti e architetti del paesaggio e bioarchitetti. Nel frattempo, i temerari stanno progettando un Parco Culturale europeo, sono in procinto di entrare nell’organizzazione mondiale di residenze creative per artisti Resartis (http://www.resartis.org/) e aprono la loro Casa a mostre temporanee (fino a fine ottobre si può visitare “Taccuini di viaggio”, personale di Massimiliano Orlandoni). Info: andreinade.tomassi@alice.it

Restando in zona, a Pergola, frazione Mezzanotte 84, all’apice di una collina, circondato da boschi e prati, c’è un casolare: è lo Sponge Living Space. Si tratta di una vera e propria Home Gallery, abitazione e spazio da vivere, per chi vuole progettare arte ad hoc. Fino al 1° ottobre Sponge ospita la mostra “Perfect number – 9 artisti, 9 curatori, 9 stanze, 9 project room, 9 personali”, con gli artisti Laura Baldini, Alessandra Baldoni, Zaelia Bishop, Claudia Gambadoro, Alessandro Giampaoli, Andrea Guerzoni, Serena Piccinini, Ruangrupa, Ljudmilla Socci. Info: www.spongeartecontemporanea.net

Nella provincia di Macerata, a Cessapalombo, frazione Tribbio di Montalto, nel Parco nazionale dei Sibillini, si trova l’antico Palazzo Simonelli, recentemente restaurato e trasformato in struttura ricettiva da Antonello Andreani, architetto, fotografo e chitarrista. Il Palazzo ospita il Museo delle Carbonaie, una sala lettura e musica, oltre a spazi espositivi. Info: http://www.palazzosimonelli.it.


Infine, sulla sommità di una collina sovrastante San Benedetto del Tronto, in contrada Barattelle, sorge il Museo Pietraia dei Poeti. Parte del territorio di proprietà dello scultore Marcello Sgattoni, che vi abita occupandosi oltre che di arte anche di attività agricole, nel 2006 la Petraia dei Poeti è diventato un luogo di esposizione permanente delle sue sculture, accessibile a tutti, anche ai diversamente abili. Info: http://pietraiadeipoeti.it
Buona viaggio, dunque, e alla prossima puntata!