La strage di Marcelli, il papà - rambo che amava le armi: "Pistola, tra poco sarai mia"

Daniele Antognoni, da negoziante a operaio alla Coal

Il papà Daniele mentre impugna la pistola

Il papà Daniele mentre impugna la pistola

Numana (Ancona), 10 dicembre 2014 - Marcelli, lo shock è totale. Non ci sono parole per descriverlo. Soprattutto, nessuno sa spiegarsi come un ragazzo definito d’oro, Daniele Antognoni, 39 anni, di una famiglia storica di Numana, figlio del mitico Ermanno, tutto casa e lavoro, possa aver combinato il fatto di sangue così atroce. Il lavoro era quello stagionale-estivo del negozio di abbigliamento in via Litoranea, 135, nel pieno centro di Marcelli, dieci metri a sud dell’edicola Bacchiocchi-Severini.

Un lavoro che portava avanti con sua moglie, la bellissima ventottenne rumena, Paula. Poi la ricerca di un impiego tutto suo che Daniele aveva trovato alla Cooperativa Alimentaristi di Camerano. Dunque, stabilità in arrivo, una bella famigliola, un figlio, Christian, d’oro anche lui, il gioiellino della casa. Cosa poteva desiderare di più, Daniele?

Invece, pare proprio che qualcosa o qualcuno abbia messo a dura prova il suo equilibrio psicologico. E Daniele, da un mesetto (da tanto si era cominciata a ipotizzare una separazione da sua moglie) non era più lo stesso. Sicchè, lui, appassionato da sempre di armi, è uscito dalla casa dei suoi genitori, a Marcelli ed è corso con la sua Beretta (regolarmente denunciata) nella casa di Poggio del Sole. Una pistola che Daniele amava «alla follia» . Daniele Antognoni si era fatto conoscere anche durante la recente campagna elettorale per le Amministrative a Numana.

Si era candidato con la lista di Pino Misiti, il quale ci ha detto: «Me lo hanno segnalato e l’ho inserito in lista. Posso dire solo che era bravo e per le elezioni si era impegnato tantissimo». Lorenzo Belevederesi è un giovane numanese che era candidato nella lista «Numana, Cambiare per crescere», che alle ultime elezioni comunali era capeggiata da Giuseppe Misiti. Ha conosciuto abbastanza bene Daniele Antognoni.

Di lui dice: «Era un ragazzo a posto. Onesto, diretto nei suoi giudizi e quando si prendeva un impegno era corretto e lo portava avanti. Così è stato durante le elezioni». Eugenio Severini è l’edicolante che si trova a dieci metri di distanza dagli Antognoni, a Marcelli. Di Daniele, che conosceva molto bene, dice: «Era un ragazzo calmo, non ho mai saputo avesse dei problemi. So però, come sapevano tutti, che era innamoratissimo di sua moglie».