Delitto di via Crivelli, il pm: "Diciotto anni per la fidanzatina"

Udienza fiume, la 17enne in lacrime. La procura dei minori: «Fu complice a tutti gli effetti»

Il selfie dei due fidanzatini

Il selfie dei due fidanzatini

Ancona, 25 luglio 2016 – Delitto di via Crivelli, chiesta maxi condanna per la fidanzatina. È stata un’udienza fiume durata 10 ore quella in cui le parti, il procuratore per i minori e la difesa - gli avvocati Paolo Sfrappini e Augusto La Morgia - hanno illustrato le loro conclusioni davanti al gup dei minori. Chiesti 18 anni per la ragazzina. La 17enne era presente in aula e in alcuni frangenti ha pianto ascoltando la ricostruzione di quei tragici momenti.

Secondo l’accusa, la 17enne, detenuta nell’istituto minorile di Nisida, sarebbe stata complice a tutti gli effetti nel duplice delitto: arrivò con l’ex fidanzato a casa dei genitori, sarebbe stata consapevole che la pistola cal. 9x21 portata da Antonio era vera, aprì la porta, lo avrebbe istigato a uccidere gridandogli di sparare e poi scappò con lui. Il procuratore ritiene dunque credibile la ricostruzione fornita dal 19enne. Tutt’altra versione dei fatti hanno fornito i difensori, secondo i quali invece la 17enne sarebbe stata assolutamente estranea al massacro e andò poi via con l’ex fidanzato solo per paura: la ragazza, hanno ribadito, era convinta che l’arma mostratagli da Antonio fosse finta e che l’incontro con i genitori doveva essere solo un chiarimento.