Delitto di via Crivelli, i due fidanzatini si incrociano in tribunale

Antonio Tagliata è arrivato intorno alle 9.30, la 16enne coperta con cappuccio e sciarpa VIDEO Lo sfogo della zia di Tagliata

Antonio Tagliata questa mattina in  tribunale

Antonio Tagliata questa mattina in tribunale

Ancona, 18 febbraio 2016 - È arrivato alle 9.27 al tribunale dei minori. Antonio Tagliata ha affrontato questa mattina l’incidente probatorio davanti al gip per i minorenni, Paola Mureddu, e per la prima volta dall’omicidio di via Crivelli è stato interrogato dagli avvocati della fidanzatina, anche lei presente in aula, ma in una stanza diversa.

La minorenne è arrivata poco dopo le 10. Coperta con cappuccio e sciarpa è entrata dall’ingresso della procura. 

VIDEO La zia di Tagliata: "Antonio istigato dalla fidanzata"

Antonio, detenuto nel carcere di Marino del Tronto ad Ascoli Piceno, nei giorni scorsi si è procurato ferite alle braccia: un nuovo gesto autolesionistico, emerso a margine dell'udienza davanti al Gup. A riferire dei tagli ai cronisti è stata la zia paterna del giovane, Antonella (VIDEO). Già all'inizio di gennaio il 18enne aveva bevuto candeggina ed era stato accompagnato in ospedale per accertamenti: ieri lo psichiatra Renato Ariatti è stato incaricato di valutare se le condizioni psichiche del ragazzo siano compatibili con la detenzione in cella.

«È un bambino buono e in carcere non sta reggendo», ha detto la zia, che ha citato anche di alcune lettere spedite alla famiglia in cui Antonio afferma di sentire 'vocì che lo spingono a farsi del male. «Non è una mente diabolica, né un malandrino, ha solo 18 anni, è stato istigato. È crollato dal primo giorno, temiamo che si uccida. Chiediamo aiuto per lui, cosa stiamo aspettando, la sua morte?».

«Quando una persona ha questi problemi - ha insistito la donna - deve andare in una casa di cura. Antonio aveva già bisogno di cure prima, ne ha bisogno a maggior ragione adesso. È 'imbambolato', imbottito di medicine da mattina a sera. Il carcere non è per lui. Perché non lo sorvegliano, non lo aiutano?». Quanto al delitto, Antonella Tagliata ammette che è stata una cosa «molto grave». «Dispiace a tutti noi quello che è successo ma non potevamo mai pensare a una disgrazia del genere».