Falconara, l'Arpam dà l'ok: divieto di balneazione revocato

Le analisi dell'acqua hanno dato esito positivo ma il sindaco Brandoni lancia l'allarme: "Sistema fognario ormai inacettabile"

La spiaggia di Falconara

La spiaggia di Falconara

Falconara (Ancona), 30 luglio 2015 - Le analisi dell’acqua efffetuate dall’Arpam sono buone: revocato il divieto di balneazione, ma la giunta Brandoni dice basta agli sversamenti. «Finalmente possiamo tornare a fare il bagno nel nostro amato mare» annunciava ieri mattina, dalla sua bacheca Facebook, il sindaco Goffredo Brandoni. Poco prima era partita una lettera firmata da lui e dall’assessore all’ambiente Matteo Astolfi, rivolta anche alla Procura della Repubblica. «L’amministrazione comunale ha inviato martedì una lettera con la richiesta di finanziamento interventi urgenti per il miglioramento e potenziamento sistema fognario di Falconara per la salvaguardia della salute dei bagnanti e la tutela dell’ambiente marino».

Destinatari: il presidente della Regione Luca Ceriscioli, l’assessore regionale all’ambiente Angelo Sciapichetti, i dirigenti, il servizio Sanità della Regione, l’Asur, Arpam, la Capitaneria di Porto, Multiservizi Spa, Aato 2 Marche Centro, e per conoscenza la Procura, la Prefettura, il Ministero il sindaco di Ancona Valeria Mancinelli. «La situazione del sistema fognario non è più accettabile né tollerabile – scrivono Brandoni e Astolfi nella lettera inviata anche al Ministero e alla Procura, all’indomani delle proteste di residenti e genitori che lamentano febbre e diarrea nei loro figli dopo il bagno dei giorni scorsi -. Da diversi anni cerchiamo di stimolare e sensibilizzare tutti gli enti preposti al fine di potenziare e migliorare il sistema fognario che paga lo scotto di una infrastruttura vecchia e sottodimensionata.

Tanto più che lungo il litorale falconarese passa il collettore fognario che va da Torrette fino al depuratore Vallechiara e che quindi subisce anche il sovraccarico delle acque fognarie provenienti dal Comune di Ancona, oltre a quelle degli altri Comuni della bassa Valle Esino. Chiediamo – incalzano gli amministratori - una presa di posizione a tutti i soggetti destinatari di questa lettera ufficiale e deputati alla gestione e alla programmazione degli investimenti. La situazione – aggiungono - sembra ogni anno di più aggravarsi, tant’è che adesso anche per eventi temporaleschi di non rilevante entità si verificano sversamenti degli scolmatori a mare. Eventi sciagurati come lo sversamento dei liquami fognari devono essere evitati assolutamente per tutelare la salute dei bagnanti e l’ambiente marino dell’intero Golfo di Ancona, visto anche che gli sversamenti non hanno riguardato solo gli scolmatori di Falconara ma anche quelli dei Comuni limitrofi. Chiediamo – concludono - precisi impegni agli enti competenti affinchè si prevedano immediatamente la programmazione e il finanziamento delle opere necessarie». Ieri sera la protesta silenziosa con tanto di cartelli, da parte di operatori balneari e cittadini in consiglio comunale.