Ancona, 9 novembre 2010 - Secondo Bankitalia la produzione industriale marchigiana è cresciuta meno della media italiana: +3,8% in sei mesi (del 3,2% fra luglio e settembre dice la Confindustria), e l’export è a +6,9% nel semestre, mentre il dato nazionale è quasi doppio, +13,1%.

 

 

La ripresa dunque procede molto "lentamente". La disoccupazione e’ scesa dal 6,6% al 5,5%, ma per effetto di coloro che non cercano piu’ un lavoro attivamente. Mentre secondo la Cgil sono 8.227 i lavoratori licenziati o messi in mobilita’ fra gennaio e ottobre, con un monte ore di cassa integrazione autorizzata schizzato a 32,5 milioni.
 

 

I dati vengono dall’aggiornamento congiunturale semestrale della Banca d’Italia-sede di Ancona, dall’indagine trimestrale di Confindustria-BdM, da un convegno della Cgil regionale sul tema ‘Lavoro e diritti’. Segnali di recupero si vedono, ma il processo di ristrutturazione, spiega il presidente di Confindustria Marche Paolo Andreani, ‘’rallenta la capacita’ di beneficiare in pieno del miglioramento della domanda mondiale’’. Mentre il direttore della sede anconetana di Banca d’Italia Cosimo Centrone mette l’accento sul precedente calo dell’export e il suo lento recupero, per ricordare che ‘’la ripresa dipende dalle esportazioni piu’ che dalla domanda interna’’.
 

 

EXPORT NON BRILLA, MA MECCANICA TIRA FIATO - Per Bankitalia il recupero dell’export e’ stato piu’ forte nel secondo trimestre (+18,1%) ed e’ proseguito a luglio. Le performance piu’ brillanti nel comparto meccanico (+15,1%) e nella chimica farmaceutica (+14,8%). In ripresa anche gli elettrodomestici (+8,6%), che nella fase piu’ acuta della crisi avevano registrato un brusco calo. Segno piu’ anche per il mobile (+5,1%), il tessile e abbigliamento (+2,7%), mentre le calzature scontano una flessione del 2,8%.
 

 

VENDITE INTERNE IN AUMENTO - Nel trimestre luglio-settembre, l’indagine Confindustria-Bdm ha stimato un aumento delle vendite del 4,3% in termini reali: +1,5% sul mercato interno, e +6,8% all’estero. In termini di fatturato, il sondaggio autunnale della Banca d’Italia segnala che il 43% delle imprese intervistate ha avuto un aumento di fatturato (il 32% una flessione), mentre il 40% del campione prevede un incremento nei prossimi mesi.
 

 

DISOCCUPAZIONE AL 5,5%, MA 8 MILA POSTI LAVORO PERSI - In sei mesi il tasso di disoccupazione e’ sceso dal 6,6% al 5,5% (Bankitalia), ma su questo dato incidono le persone che un lavoro hanno smesso di cercarlo. Tra luglio e settembre la Confindustria ha registrato un lieve recupero (+0,2%), ma nello stesso periodo le ore di cassa integrazione sono passate dai 6,7 milioni di ore del 2009 a 12,3 milioni, con un picco della cassa in deroga (8,9 mln di ore) e un calo della cassa integrazione ordinaria, scesa dai 4 mln di ore del terzo trimestre 2009 a 1,1 mln. Secondo la Cgil, in nove mesi sono stati licenziati o collocati in mobilita’ 8.227 lavoratori, e due terzi di quelli in mobilita’ non percepiscono alcuna forma di indennita’. Drammatica la situazione dei precari: secondo stime sindacali, su 254 mila lavoratori, solo uno su nove e’ stabile.
 

 

PIU’ PRESTITI ALLE FAMIGLIE, MENO ALLE IMPRESE - I prestiti a imprese e famiglie sono cresciuti in sei mesi dell’1,8% dice Bankitalia, ma a fare il segno più è il credito per le famiglie (+7,7%), mentre le imprese scontano un calo (-1,4%) soprattutto quando sono di piccole dimensioni (-1,9%). Una diminuzione che penalizza in particolare il comparto manifatturiero ed è legata alla debolezza della domanda. I cittadini invece chiedono prestiti per investire in un bene rifugio come il mattone, come sempre in tempi di crisi.