Liquami in mare: bagni vietati, ma i cartelli vengono strappati

Proteste a Falconara, la gente non sapeva nulla e si è tuffata comunque

Grandi e piccini in mare a Falconara

Grandi e piccini in mare a Falconara

Falconara (Ancona), 27 luglio 2015 - Il divieto di balneazione c’è ma pochi lo sanno: tanti, compresi i bambini, a refrigerarsi in acqua ieri mattina nonostante l’ordinanza del sindaco Brandoni. Qualcuno informato con il passaparola in acqua giura di non sapere nulla, altri, informati fanno spallucce. E’ subito polemica: i cartelli di divieto di balneazione sono stati affissi sabato ma molti nella notte sono stati strappati e gli altoparlanti hanno ribadito l’ordinanza solo dopo le 12. Le bandiere rosse? In molti casi ignorate. Troppo caldo per restare in spiaggia senza fare un tuffo. Nel pomeriggio la spiaggia era meno gremita rispetto alle altre domeniche estive. Chi è andato fuori città, chi in piscina. Con l’acquazzone di sabato pomeriggio il sistema di sicurezza delle fogne si è attivato e i liquami sono finiti in mare. Così il sindaco Brandoni ha firmato l’ordinanza: il divieto di balneazione resterà presumibilmente fino a domani. «Purtroppo a scopo precauzionale dobbiamo emanare un’ordinanza – ha spiegato Brandoni – e il ripristino della balneazione dipenderà dall’arrivo dei risultati delle analisi dell’Arpam, che ha eseguito campionamenti subito dopo il temporale. I dati sono attesi per martedì mattina». Nessuna multa ai bagnanti è stata elevata durante la giornata ma il nodo degli scarichi fognari a mare ha acceso il dibattito sui social network. Tanti i falconaresi arrabbiati per il problema irrisolto degli sversamenti, ma anche per il fatto che tanti hanno violato il provvedimento. «A chi spetta il controllo?» si chiedono in molti.