Giovedì 25 Aprile 2024

L'affare dell'Audi A4 finisce nel sangue: commerciante ferito

Senigallia, la vittima è stata colpita con un oggetto contundente nel parcheggio del Maestrale da un 29enne di Mondolfo, che reclamava il corrispettivo della vettura: 3mila euro. L'aggressore è stato denunciato

Carabinieri

Carabinieri

Senigallia (Ancona), 20 dicembre 2014 - Ieri sera i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Senigallia hanno denunciato in stato di libertà un 29enne albanese, regolare sul territorio nazionale, residente a Mondolfo per il reato di lesioni personali aggravate.

La pattuglia era intervenuta verso le 16, dopo una telefonata giunta al 112 da parte di alcune persone che avevano segnalato una lite tra due persone, all’interno del piazzale antistante il centro commerciale 'Il Maestrale'. Giunti sul posto i militari avevano riscontrato solo la presenza di un 31enne, bosniaco, che presentava una vistosa ferita sanguinante al braccio sinistro. E' stato richiesto l’intervento di un’ambulanza del servizio 118 che ha provveduto a trasportare il ferito in ospedale.

L’uomo, commerciante d’auto a Fano, ha riferito ai militari che, poco prima, si era presentato nel parcheggio del centro commerciale a un appuntamento con un conoscente albanese per risolvere la questione relativa a una vecchia Audi A4 ricevuta in conto vendita circa 10 giorni prima, e che avrebbe dovuto “piazzare” sul mercato bosniaco realizzando un guadagno di 3.000 euro.

L’albanese gli aveva chiesto il corrispettivo che lui ancora non disponeva perché aveva trasferito l’auto all’estero, ma non era riuscito a venderla. Durante l’incontro l’albanese si era però innervosito, in quanto pretendeva subito di ricevere il denaro, e aveva aggredito il commerciante cercando inoltre di colpirlo con un oggetto contundente.

Il bosniaco, nel tentativo di parare il colpo col braccio sinistro era rimasto ferito. Poi l’albanese, alla vista del sangue, si era dato alla fuga. Sulla base delle descrizioni fornite dalla vittima, l’albanese è stato identificato e rintracciato dopo circa un’ora a Mondolfo a casa del padre.

L’oggetto contundente utilizzato invece non è stato trovato. L’albanese non ha fornito alcuna collaborazione per ritrovarlo. Lo stesso è stato sottoposto alle operazioni di identificazione e fotosegnalamento, e poi rilasciato. Il ferito, medicato al pronto soccorso dell’ospedale di Senigallia, ha rifiutato il ricovero ed è stato dimesso con una prognosi di 20 giorni.