In duemila alla festa per la riapertura del porto antico

Spettacoli di musica, danza e concerto fino a tardi

Folla delle grandi occasioni per la riapertura del porto antico

Folla delle grandi occasioni per la riapertura del porto antico

Ancona, 26 luglio 2015 - Bagno di folla per “Porto aperto”, la festa per celebrare la riapertura del porto antico di Ancona. La ‘caduta’ di parte delle reti, attesissima da tutti gli anconetani, ha creato l’occasione per una manifestazione che ha preso il via nel pomeriggio: dalle 6 spettacoli di musica, danza e yoga della risata. Alle 20 si contavano già 2mila persone.

L’evento si chiuderà stasera con il concerto di Teresa De Sio: fortemente dall’amministrazione comunale e realizzato con il lavoro di squadra di Autorità Portuale, Camera di Commercio, e operatori privati dello scalo, ha portato anconetani e non a godere dal Varco San Primiano, all’Arco di Traiano, alla Lanterna, di un’area di vestigia storiche e artistiche finalmente restituita alla città.

Ad indicare la via, dopo gli interventi di ripulitura e asfaltatura dell’area, anche dei ‘tatuaggi urbani’ che delineano le tappe più significative del percorso delle mura vanvitelliane. Perché dal porto di Ancona non sono partiti solo traffici e mercanti, ma anche l’avventura dell’archeologia attraverso l’azione di Ciriaco Pizzecolli, e la giurisprudenza mercantile grazie all’opera di Benvenuto Stracca.

«È l’inizio di un percorso nuovo, di una città che vuole ripartire dal mare per riconquistare il ruolo che merita e che ha sempre avuto», dice il presidente dell’Authority Rodolfo Giampieri a margine della cerimonia, cui partecipano il sindaco Valeria Mancinelli e il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli. L’obiettivo è «rimettere insieme la storia e il futuro della città».

Il concerto della brigantessa è atteso intorno alle 22, intanto su Facebook la cantante napoletana ha già scritto: «Per una città di mare il porto è il luogo in cui si formano la storia, l’economia e l’immaginario. Dove avvengono gli incontri, gli incroci e gli scambi. Ora gli anconetani potranno ritornare su quelle banchine».