Fidanzatini killer, 17enne in lacrime davanti al giudice

La ragazza, accusata con Antonio Tagliata dell'omicidio dei genitori, sarà giudicata col rito abbreviato condizionato all'acquisizione della consulenza psicologica del dottor Foti

Antonio Tagliata con la fidanzata allora 16enne

Antonio Tagliata con la fidanzata allora 16enne

Ancona, 31 maggio 2016 - "Non ho potuto far niente per fermarlo". Ha pianto tanto, e più volte ha chiesto di interrompere l'interrogatorio davanti al Gup la 17enne accusata di concorso nell'omicidio dei genitori.

La giovane sarà giudicata con rito abbreviato condizionato all'acquisizione della consulenza psicologica condotta dal dottor Claudio Foti.

Il giudice per l'udienza preliminare del tribunale di Ancona, Francesca Giaquinto, ha infatti accolto la richiesta dei legali della ragazzina. 

"Sogno i miei nei momenti felici - ha detto al giudice la ragazzina -, ma ho anche degli incubi, su quello che è accaduto quel giorno".

Al termine dell'udienza, il Gup ha disposto una perizia psichiatrica sulla capacità di intendere e di volere della ragazzina, e sulla sua personalità: l'incarico che verrà affidato il 10 giugno prossimo.

Per il 7 giugno è fissata l'audizione dello psicologo Claudio Foti, che l'ha già esaminata, e nello stesso giorno, ad integrazione probatoria, il Gup ascolterà una decina di testimoni, fra cui assistenti sociali, medici, e la dottoressa dell'Ospedale di Torrette che visitò la minore il 30 ottobre per una crisi di ansia.

Secondo la consulenza psicologica, quest'ultima avrebbe vissuto uno stato di forte condizionamento psicologico nel periodo precedente all'omicidio del padre, Fabio Giacconi, e della madre, Roberta Pierini.

Accusato con lei dell'omicidio di via Crivelli l'ex fidanzato Antonio Tagliata, all'epoca diciottenne.