Fidanzatini diabolici, la difesa chiede la perizia psichiatrica per Antonio

Il 18 enne che ha ucciso la madre della sua fidanzatina e ferito il padre ora in coma irreversibile è detenuto nel carcere di Camerino

Antonio Tagliata

Antonio Tagliata

Ancona, 16 novembre 2015 - L'avvocato Luca Bartolini ha chiesto una consulenza psichiatrica su Antonio Tagliata, il 18 enne che ha sparato a morte alla madre della sua fidanzatina e ha ferito gravemente il padre, ora in coma irreversibile. La difesa si è affidata allo psichiatra Gabriele Borsetti, che dovrà visitare personalmente il 18enne nel carcere di Camerino.

Intanto, da fonti investigative si appreche che non ci sarebbe alcun albanese dietro la pistola calibro 9x21 usata da Antonio Tagliata per uccidere la madre della sua fidanzata e ferire gravemente il padre. "Gli accertamenti sull'arma utilizzata dal 18enne proseguono - secondo fonti investigative - si stanno indirizzano in ogni direzione utile. Ma ci vorranno ancora giorni per comprendere meglio tutti gli aspetti della vicenda, compresa la provenienza dell'arma con la matricola abrasa". 

Secondo le ultime ipotesi, un'altra persona potrebbe aver collaborato con Tagliata per portare a termine l'efferato delitto, fornendo la pistola e i tre caricatori al giovane che ha sparato, uccidendo Roberta Pierini e ferito gravemente Fabio Giacconi, entrambi 49enni, genitori della sua fidanzata 16enne. Sia il 18enne che la ragazzina minorenne sono detenuti in carcere. Il primo a Camerino, la seconda in un istituto minorile.