Si fingeva poliziotto per truffare le sue amanti, arrestato

Gioielli rubati, soldi mai restituiti e addirittura un ricatto per non rivelare foto hard: un 50enne di Falconara nei guai

Il finto berretto da poliziotto usato per la truffa

Il finto berretto da poliziotto usato per la truffa

Ancona, 23 aprile 2016 - Si fingeva poliziotto per sedurre e truffare donne in tutto il centro Italia. Una finzione redditizia che è durata mesi, se non anni, per un pregiudicato 50enne di Falconara, S. P. L’uomo di presentava in divisa con tanto di placca di identificazione, ed è stata proprio la placca a tradirlo, quando nel gennaio scorso è stato fermato durante un controllo dei carabinieri. Uno dei militari intravede la placca nel portafogli e da lì all’arresto per dentenzione abusiva di segni distintivi delle forze di polizia, anche se il 50enne cerca di giustificarsi dichiarando di aver comprato il portafoglio da un rigatteire, aver trovato dentro la placca e avela tenuta come portafortuna.

Dopo l’arresto, le indagini portano a scoprire diverse denunce già a carico dell’uomo, In particolare quella di una badante dell’Est, con cui il finto poliziotto aveva avuto una relazione nei mesi precedenti. La donna aveva segnalato di avere subito un furto nel proprio appartamento, e l’anziano da lei assistito si era accorto di alcuni prelievi effettuati col suo bancomat in alcuni comuni della provincia che lui, invalido, non aveva di certo effettuato. I sospetti cadono sul falconarese, l’unico che aveva accesso a entrambe le case, ma non ci sono prove sufficienti.

I carabinieri però insistono nelle indagini, convinti che la truffa ai danni della badante non fosse un episodio a se stante. Ed emerge un quadro di inganni seriali, tutte con lo stesso meccanismo: l’uomo conquista la fiducia fingendosi un poliziotto, poi lui deruba le donne o le truffa. In un caso, chiede un prestito, non lo restituisce e quando la donna decide di denunciarlo, la ricatta minacciando di rendere pubbliche le foto intime che le aveva fatto durante la loro relazione. Altre vittime hanno raccontato di gioielli spariti, di prestiti mai onorati; addirittura di una multa di mille euro che l’uomo si era preoccupato di pagare a favore di una delle vittime, producendo tanto di ricevuta, poi risultata falsa.

Il meccanismo si rompe quando alcune delle amanti del poliziotto si rendono conto di essere tutte nella stessa cerchia di amicizie sui social, e si ingelosicono. Dopo essere state truffate o derubate, alla gelosia subentrano rabbia e solidarietà, il che spinge alcune delle vittime a denunciare l’accaduto. Quando una di loro scopre che nel frattempio l’uomo è stato arrestato, arrivano altre denunce. Tutt’ora, gli investigatori ritengano che le donne truffate dal finto poliziotto siano molte di più e aspettano ulteriori segnalazioni.