Ancona, 4 luglio 2015 - Foci di fiumi, torrenti e fossi continuano a immettere in mare scarichi non adeguatamente depurati. Ben dieci punti, su dodici monitorati dai tecnici di Legambiente lungo i 180 chilometri di costa marchigiana, hanno evidenziato una carica batterica elevata. Per nove il giudizio di Goletta Verde è addirittura di “fortemente inquinato”. È questa la fotografia scattata dalla storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane - realizzata anche grazie al contributo del Coou, Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati - e presentata questa mattina ad Ancona da Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente e Francesca Pulcini, presidentessa di Legambiente Marche, alla presenza di Paola Tombolesi, responsabile Servizio Acque dell’Arpam.
Ad essere risultati “fortemente inquinati” sono stati i prelievi effettuati alla foce del fiume Tavollo a Gabicce Mare in provincia di Pesaro al confine con il comune di Cattolica in Emilia Romagna; alla foce del fiume Arzilla a Fano; alla foce del canale stazione Torrette di Ancona; alla foce del fiume Musone tra i comuni di Porto Recanati e Numana; alla foce del fosso Asola al confine tra comuni di Potenza Picena e Civitanova Marche; alla foce del torrente Valloscura tra i comuni di Porto San Giorgio e Fermo; alla foce del torrente Tesino a Grottammare; alla foce del torrente Albula a San Benedetto del Tronto. Due i prelievi effettuati invece a Senigallia, nella zona Ponte Rosso, sul lungomare Dante Alighieri. Fortemente inquinato è risultato il prelievo effettuato nelle acque del canale di scolo che porta dritto alla spiaggia. L’altro prelievo è stato effettuato poco distante - a mare a cinque metri dalla battigia, di fronte la foce dello stesso canale - e la carica batterica è risultata contenuta nei limiti di legge.
Giudizio di inquinato, inoltre, per il punto di prelievo sulla spiaggia, nei pressi della foce del Fosso del Palo, a Porto Sant’Elpido. Infine, l’altro campionamento che non ha registrato superamenti della soglia del carico batterico consentito è stato quello di Cupra Marittima, eseguito in spiaggia, in prossimità della foce del torrente Menocchia.
I prelievi e le analisi di Goletta Verde sono stati eseguiti dal laboratorio mobile di Legambiente tra il 15 e il 16 giugno scorso. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, Escherichia coli) e sono stati considerati come “inquinati” i risultati che superano i valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia e “fortemente inquinati” quelli che superano di più del doppio tali valori.