Gatto, la ditta di cucine chiude il reparto di produzione: sciopero a oltranza

Camerano: i 112 dipendenti a rischio, che da tre mesi non percepiscono lo stipendio, sono sul piede di guerra

Camerano (Ancona), presidio dei lavoratori davanti all’azienda Gatto (Foto Santini)

Camerano (Ancona), presidio dei lavoratori davanti all’azienda Gatto (Foto Santini)

Camerano (Ancona), 17 settembre 2014 – L'azienda ‘Gatto’ di Camerano vuole chiudere il reparto produzione e i dipendenti a rischio indicono lo sciopero a oltranza. Non percepivano lo stipendio da tre mesi quelle 112 persone e poi venerdì scorso è arrivata anche la “doccia fredda” dai vertici aziendali, una situazione disperata che si specchia nei volti della folta rappresentanza dei dipendenti che ha presidiato i cancelli della ditta di via Cameranese per tutta la mattinata di oggi ma sofferta anche dai proprietari dell'azienda, in crisi da tre anni.

La storica ditta di cucine nata negli anni Cinquanta avrebbe comunicato la drastica decisione accompagnata dalla volontà di costituire una nuova azienda per mantenere il reparto commerciale con una ventina di dipendenti. Operai e impiegati, padri di famiglia per la maggior parte di Camerano e Castelfidardo, bollette da pagare e molti con il mutuo acceso, sono disperati e chiedono il reinserimento in azienda, alcuni sono disposti a firmare per la mobilità.

Dopo il picchetto sono andati tutti in Comune con i sindacalisti per rivolgersi al sindaco Massimo Piergiacomi che li aiuterà a organizzare un incontro in Regione con l'assessore al Lavoro Marco Luchetti. Annunciato intanto il proseguo dello sciopero.