Il modello fa acqua

Andrea Brusa

Andrea Brusa

Ancona, 27 luglio 2014 - CI SONO tre inchieste della Procura che pesano come macigni: Banca Marche, Biogas e Spese pazze in Regione. Nell’ordine: soldi, tanti soldi, dicono le carte, mal gestiti (per usare un eufemismo), sospette tangenti in cambio di facili concessioni per le nuove centrali e politica dal portafoglio parrebbe alquanto facile quando si tratta dei denari degli altri, i nostri. Senza scomodare la calcolatrice nel cassetto, facendo una rapida somma, saltano fuori un centinaio di indagati (sottolineiamo indagati e non colpelvoli perché da queste parti la presunzione di innocenza viene prima di tutto) tra dirigenti bancari, amministratori pubblici, politici, funzionari regionali e imprenditori.

Scorrendo le accuse mosse dai magistrati nelle varie inchieste viene da rabbrividire: associazione per delinquere, peculato, appropriazione indebita aggravata, corruzione, concussione. E ci fermiamo qui. Fino ad oggi, pare di ricordare, sondaggi e ricerche ci hanno raccontato che le Marche sono tra le regioni più virtuose d’Italia. La speranza, a questo punto, è che per una volta, almeno per una volta, sondaggi e ricerche abbiano ragione e che domattina svegliandoci ci si possa rendere conto che è stato solo un brutto sogno.