Insulta gli italiani: “Sono clandestino, faccio quello che mi pare”. E picchia i passanti

Via Palestro, tra le vittime della furia di un extracomunitario, l'impresario cinematografico Salvatore Smeriglio e un noto avvocato Calderoli: "Italia Paese del Bengodi, attrae i balordi"

Polizia (Foto di repertorio Germogli)

Polizia (Foto di repertorio Germogli)

Ancona, 23 febbraio 2015 - “Italiani figli di... Io sono clandestino, e faccio quello che mi pare”. Dopo aver rivolto queste parole a due coppie di amici che passeggiavano ad Ancona, un extracomunitario ha cominciato a sferrare pugni, colpendo una donna, l’amico che tentava di difenderla (l’impresario cinematografico Salvatore Smeriglio) e poi anche il marito (un noto avvocato).

E’ accaduto sabato, verso le ore 20, nella centralissima via Palestro. I quattro stavano chiacchierando tranquillamente, quando un ‘energumeno’ si è inserito nella conversazione insultandoli proprio perché italiani. “Quando la moglie dell’avvocato gli ha detto di andarsene lui per tutta risposta gli si è avventato contro. Io ho cercato di difenderla, ma avendo un problema alla gamba sono caduto, e lui mi ha dato un pugno in faccia rompendomi il naso. Poi è riuscito a colpire la signora, e anche il marito”. La cosa peggiore? L’aggressore è noto alle forze dell’ordine, che però non possono fare nulla.

Calderoli: "Italia Paese del Bengodi, attrae i balordi"