Da Senigallia a Kobane per combattere l’Isis dalla parte dei curdi

Karim Franceschi, 25 anni, è il primo italiano a imbracciare il fucile in quel martoriato lembo di terra: “È una cosa che dovevo fare”

I peshmerga curdi iracheni entrano a Kobane (AFP)

I peshmerga curdi iracheni entrano a Kobane (AFP)

Senigallia (Ancona), 11 febbraio 2015 - Non ha scelto come tanti altri suoi coetanei partiti da varie nazioni europee, di andare a combattere a fianco dei fondamentalisti islamici dell’Isis. Lui, Karim Franceschi, 25enne senigalliese ha deciso invece di schierarsi sul fronte opposto, assieme ai curdi che hanno frenato l’avanzata del Califfato a Kobane.

E’ lui il primo italiano a imbracciare il fucile nel martoriato lembo di terra. Karim era già stato lo scorso novembre in quella zona martoriata dalla guerra. Assieme alla rete dei centri sociali italiani aveva portato aiuti umanitari ai curdi che combattono l’Isis.

“Lì mi sono rimaste in mente le immagini della gente e soprattutto di alcuni bambini ai cui la guerra ha lasciato addosso segni indelebili – commenta Karim -. Così ho maturato la decisione di ritornare, questa volta per combattere. E’ stata una decisione mia e mi sono staccato dai centri sociali. E’ stata una spinta forte che ho sentito, una cosa che dovevo fare”.