Anziana investita muore dopo otto giorni di agonia

La vittima si chiama Giannina Bellagamba, ora l'automobilista rischia processo per omicidio colposo

Giannina Bellagamba avrebbe compiuto 90 anni quest’anno

Giannina Bellagamba avrebbe compiuto 90 anni quest’anno

Jesi (Ancona), 24 maggio 2015 - Investita in via Roma, è morta dopo otto giorni di agonia.

Non ce l’ha fatta Giannina Bellagamba, la novantenne (da compiere a dicembre) originaria di Camerata Picena e residente a Jesi che, il 14 maggio scorso, è rimasta vittima di un incidente, avvenuto all’incrocio tra via Roma e via Monte Tabor.

La donna, vedova Vecci che si trovava a poca distanza da casa (abita appunto in via Monte Tavor) è stata urtata da un’auto, una Audi A6, condotta da un trentatreenne anche lui jesino.

Stava probabilmente attraversando la strada all’intersezione. Subito dopo l’investimento era intervenuta un’ambulanza del 118, che aveva trasportato la vecchina all’ospedale Carlo Urbani di Jesi. Le sue condizioni non apparivano così preoccupanti, ma a poco a poco le sue condizioni si sono aggravate fino al decesso sopraggiunto venerdì sera alle 21,45.

Sul posto, per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente, giovedì scorso erano arrivati gli agenti di polizia municipale del comando cittadino che avevano identificato l’automobilista regolarmente fermatosi dopo l’incidente.

Il giovane aveva raccontato quanto era appena accaduto e l’incidente, come da prassi, era stato comunicato alla Procura della Repubblica di Ancona.

L’ipotesi di reato, inizialmente, era di lesioni colpose: la novantenne investita non sembrava infatti in pericolo di vita. I sanitari dell’ospedale Carlo Urbani avevano diagnosticato la frattura del femore, avevano curato la vecchietta e avevano stilato una prognosi di trenta giorni, come da prassi, in caso di fratture. L’età dell’anziana, però, ha fatto sì che il trauma si trasformasse in una lesione mortale.

Dall'incidente la vecchietta non si è più ripresa e venerdì sera, a otto giorni dall’investimento, è deceduta. Gli atti relativi alla morte della novantenne sono stati comunicati alla magistratura, che ora dovrà valutare la posizione dell’automobilista.

Sarà infatti necessario stabilire se l’incidente avvenuto il 14 maggio sia stato l’unica causa della morte, oppure se nel tragico decorso degli eventi abbiano influito patologie pregresse, di cui eventualmente va valutata la gravità.

Ora l’automobilista rischia un processo per omicidio colposo. Domani pomeriggio, muovendo alle 14,45 dalla camera mortuaria dell’ospedale Carlo Urbani dove è stata allestita la cemera ardente di Giannina Bellagamba, i funerali. L’ultimo saluto si terrà nella chiesa del Divino Amore, vicino l’Arco Clementino. Giannina Bellagamba lascia nel dolore i figli Maila e Moreno e il nipote Gabriele.