Jesi, ladri in azione nella notte: colpito il cuore della movida

Narcotizzato un noto commerciante: parla Ulderico Ricciotti ex titolare dell’omonima sala giochi derubato nella sua stanza da letto

Il caffe Hemingway preso di mira dai ladri

Il caffe Hemingway preso di mira dai ladri

Jesi (Ancona), 26 luglio 2015 - «Mi hanno sicuramente addormentato, forse con un panno imbevuto di qualche sostanza, perchè io dormo poche ore per notte e invece stamattina non riuscivo ad alzarmi». A parlare è Ulderico Ricciotti, detto «Frì», ex titolare dell’omonima sala giochi Free e oggi della tabaccheria in via Roma: nella notte tra venerdì e sabato è stato derubato del borsello con l’incasso della giornata, ma anche dell’auto, una Fiat Qubo (5 anni di vita) e persino delle mutande nuove appena acquistate. Il tutto prelevato a pochi centimetri dalla sua testa, dalla camera del suo appartamento al primo piano, davanti al PalaTriccoli, zona già colpita due notti fa (una coppia di anziani probabilmente narcotizzati anche loro). «E’ tutto il giorno che ho la nausea e il mal di testa, mi sento strano – aggiunge Ricciotti, ancora sotto choc-. Tre anni fa erano stati in tabaccheria, per due volte nella sala giochi. La scorsa notte ero solo in casa perché mia moglie era in vacanza, non so dire se mi abbiano pedinato. Ma non sappiamo più cosa fare».

Una zona già bersagliata negli ultimi giorni: i malviventi approfittano delle finestre lasciate aperte per l’afa. Ma ad essere stato preso di mira, sempre venerdì notte, è stato il cuore della movida jesina: assaltati a colpi di scalpello (ritrovato abbandonato a terra) e mazzetta da muratore il caffè Hemingway e la Trattoria della Fortuna. Bottino complessivo appena di 200 euro: il fondo cassa del bar che organizza eventi in piazza delle Monnighette. Qui l’allarme è scattato alle 5 (dopo le tre la piazza gremita di gente nel week end si è svuotata): una spaccata sulla vetrata di ingresso del caffè, dopo aver tentato di forzare la serratura. Il ladro, sicuramente di corporatura minuta ha poi scavalcato il bancone: la cassa è stata poi abbandonata poco distante in via Roccabella, vuota. Sul posto, a rilevare le impronte la Polizia scientifica che, poco dopo, si è spostata nella veranda dell Trattoria della Fortuna, sulla stessa piazza.

«Sono entrati tagliando la plastica che ho dovuto sostituire al vetro per il nuovo regolamento sui dehors – spiega il titolare Lino Bussolotto -. Poi hanno provato a infiltrarsi nel locale, persino dalla piccola finestra del bagno, staccando un pannello ma trovandosi di fronte delle sbarre. Nonostante gli sforzi non sono riusciti ad entrare, ma dovrò rivedere il dehor». Forzata anche la porta del magazzino dell’Hemingway, ma anche qui il colpo è fallito. «Niente di nuovo da questa società malata e indifferente – commenta amareggiato Davide Zannotti titolare dell’Hemingway -. Nessun libro e nessun quadro è stato rubato, solo danni e soldi. Ma con immutato entusiasmo continueremo il percorso artistico-culturale perchè le passioni sono più forti dell’ignoranza».