“Mio figlio a Kobane contro l’Isis, grande dolore”

Parla la madre di Karim Franceschi: “Adesso si sta organizzando per rientrare in Italia”

Nella foto Karim Franceschi a Kobane

Nella foto Karim Franceschi a Kobane

Senigallia (Ancona), 25 febbraio 2015 - Una donna semplice e discreta, ma soprattutto preoccupata; tanto più oggi che il figlio Karim è lontano, in una terra martoriata dalla guerra e dove si susseguono notizie sempre più drammatiche. Così Chair Franceschi con gentilezza, ma anche con fermezza non consente un incontro diretto, e preferisce farsi intervistare attraverso il citofono della sua abitazione.

Signora Chair, quali novità ci può dire su suo figlio? “Non posso dire molto – spiega la mamma di Karim – anche perché sapete tutti quale è la situazione. Però ci siamo sentiti domenica”.

E che cosa ha detto Karim? “Che adesso sta bene e che si sta organizzando per rientrare in Italia”.

Quando è previsto il rientro? “A quanto ci ha detto, nei primi giorni di marzo. Adesso non ci rimane che aspettarlo e non vediamo l’ora di rivederlo a casa”.

Quali sensazioni ha avuto nel sentire suo figlio? “Eravamo tutti qui in casa domenica; oltre a me c’erano le sue due sorelle e la fidanzata, della quale non posso dire il nome. E’ stata una forte emozione, soprattutto alla notizia del suo rientro. Siamo sempre molto preoccupati, ma ci siamo un po’ rinfrancati”.

Come avete vissuto in questo periodo durante la sua lontananza? “Siamo stati molto male, è stato un grande dolore. Soprattutto saperlo lì dove c’è la guerra. Si vive nella paura e non è bello, anche perché non sapevamo niente”.

Ma in una intervista rilasciata ad una nota rivista, Karim ha dichiarato che andava a Kobane a combattere… “Non è vero niente. Siamo molto arrabbiati per questo. Karim ci aveva detto che sarebbe andato come volontario in una missione umanitaria”.

Forse non voleva allarmarvi, ma come avete reagito quando avete saputo in realtà come stavano le cose? “Come avremmo dovuto reagire? Vorrei vedere quale madre sia d’accordo con una decisione di questo genere da parte del proprio figlio; quale madre sia contenta. No, è stato un duro colpo per tutti noi ed una cosa che ci ha fatto stare davvero male. Adesso che lo abbiamo sentito e ci auguriamo che si faccia ancora vivo, aspettiamo un po’ più risollevati. Mi spiace, ma in questo momento non ho più altro da commentare”.