L'astinenza dal palazzo

PER CARITÀ, capiamo tutto. Capiamo che l’attenzione del presidente del Consiglio sia assorbita dal caos politico romano e che quella del ministro dell’Interno sia tutta presa dalla collocazione futura del Nuovo centrodestra, ma intanto i giovani muoiono. E quando non muoiono finiscono nelle corsie degli ospedali in attesa di un trapianto di fegato o, come è accaduto a Napoli, bloccati in casa con gli arti immobilizzati e il sistema nervoso in tilt. Sono giorni che il nostro giornale insiste nel denunciare il pericolo delle droghe sintetiche. Partiti dalla morte del sedicenne Lamberto Lucaccioni, stroncato dall’ecstasy mentre ballava sulla pista della nota discoteca riccionese Cocoricò, ci siamo accorti che il fenomeno è più ampio di quel che credevamo. Migliaia di ragazzi e di ragazze (il 14% della fascia tra i 16 e i 25 anni, secondo il sondaggio Ipr marketing che abbiamo pubblicato domenica scorsa) consuma abitualmente droghe sintetiche. Qualcuno ne muore, diversi ne ricavano danni fisici irreversibili, molti si ritrovano con la psiche devastata: ansia, panico, aggressività. Ne derivano costi altissimi per i singoli individui, per le famiglie e per la società. Eppure, governo e parlamento non sembrano avvertire il problema.

OCCORREREBBE una campagna massiccia di informazione per chiarire ai più giovani che il gioco non vale il rischio, poiché basta una pasticca per rovinarsi irrimediabilmente la vita. Occorrerebbe un maggiore impegno delle forze dell’ordine nella repressione dello spaccio. Occorrerebbero pene più severe per chi fabbrica e per chi vende droghe sintetiche. Scopriamo invece che il Dipartimento per le politiche antidroga costituito anni fa presso la presidenza del Consiglio vive una fase, per così dire, di sbandamento. In parlamento si discute di tutto, tranne che di cose concrete come questa. E più il tempo passa, più il buco nero delle droghe sintetiche ingoia giovani vite. Se è vero che l’America è e continua ad essere il nostro destino, in America il fenomeno ha già da tempo superato il livello di guardia. Solo a Washington, e solo nel mese di giugno, sono stati registrati 437 ricoveri, due omicidi e un morto dovuti all’abuso di sostanze dai nomi simpatici: K2, Spice, Scooby, Snax, Bizzarro... Per carità, capiamo tutto. Capiamo che la politica ha le sue priorità e che per molti politici la priorità sia oggi sopravvivere. Ma mentre lorsignori si costruiscono il futuro, decine di Lamberto Lucaccioni se lo bruciano senza rendersene conto. Senza neanche quel sottile e perverso piacere di chi sfida la morte. Così, per ignoranza. E perché nessuno ha pensato di informarli.