Falconara, liquami in mare: scatta di nuovo il divieto di balneazione

Il sindaco negava provvedimenti, ma la situazione è peggiorata dopo le pioggeliquami

Con le piogge sono ritornate macchie nere in acqua

Con le piogge sono ritornate macchie nere in acqua

Falconara (Ancona), 3 agosto 2015 - «Ancora tre sversamenti in mare, nuovo divieto di balneazione, (il quarto quest’estate, ndr) dal tratto della stazione ferroviaria a via San Martino-‘Disco’». A spiegarlo l’assessore all’ambiente Matteo Astolfi che evidenzia come però stavolta Multiservizi non abbia segnalato il problema. Nervi sempre più tesi in Comune per il problema che si trascina da anni. «Non era mai accaduto come quest’anno che pochi minuti di pioggia provocassero così frequenti sversamenti in mare. Siamo basiti e indignati» incalza Astolfi che è sicuro: «E’ necessario un incontro con i consiglieri, bagnini e gli enti preposti da convocare urgentemente, auspico prima di Ferragosto».

Sabato sera, così come sette giorni prima un acquazzone intenso ma non così lungo, eppure la macchia nera è di nuovo comparsa sulla battigia e in prossimità degli scogli. Ieri mattina sono stati affissi, per la quarta volta questa estate, nuovi divieti di balneazione in spiaggia, sotto gli occhi infuriati di (pochi, soprattutto per via del tempo incerto) bagnanti. Sabato sera, durante e dopo la pioggia i cittadini hanno iniziato a postare su Facebook la foto della macchia nera ricomparsa in mare ma il sindaco Goffredo Brandoni fino a tarda serata negava segnalazioni da Capitaneria di Porto e Multiservizi in questo senso. Più tardi sopralluoghi della capitaneria hanno accertato i tre nuovi sversamenti in mare, all’altezza delle vie: Roma, Mameli e dei Mille.

Così mentre è arrivata l’Arpam per i prelievi, riscoppia la bufera a Falconara: esattamente una settimana prima l’acquazzone aveva spinto il sindaco Brandoni a vietare la balneazione per quattro giorni. Un incubo per operatori e bagnanti che torna oramai con cadenza periodica. E mentre l’opposizione, il consigliere Borini e per il Pd Franco Federici vanno all’attacco, il sindaco nell’annunciare il divieto dalla su pagina Facebook spiega: «Ricordo che un episodio analogo si è verificato la settimana scorsa; l’analisi dei campioni prelevati allora indicò che nelle acque interessate non c’era traccia di nessun inquinamento». Le dichiarazioni al Carlino del dg Multiservizi Patrizio Ciotti sul fatto che prima del 2017 e senza interventi milionari, non si potrà affrontare il nodo hanno fatto infuriare i cittadini e l’opposizione, ma anche la maggioranza: «Dobbiamo metterci al lavoro sin da subito – sottolinea Astolfi – per vedere cosa sia possibile fare nel breve e nel medio periodo. Non c’è più tempo da perdere».