Maltrattamenti, 40enne a processo per umiliazioni e botte a figli

Avrebbe schiaffeggiato il figlio maggiore fino a rompergli il setto nasale. La difesa dell’uomo: mai provocato loro lesioni, solo qualche sculacciata

Con il Covid il disagio è aumentato

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Ancona, 17 marzo 2015 - Troppe sculacciate ai figli di 9 e 10 anni, a processo per maltrattamenti in famiglia e lesioni un impiegato anconetano di 40 anni, accusato anche di vessazioni psicologiche verso la moglie e di aver schiaffeggiato il figlio maggiore fino a rompergli il setto nasale.

Il caso ieri davanti al gup di Ancona. Tutto è partito dalla denuncia della moglie dell’imputato (ora la coppia è separata) che nel novembre 2012 si era accorta che il figlio più grande aveva lesioni al naso: al pronto soccorso diagnosticata frattura del setto nasale.

La donna ha collegato le lesioni all’ultimo incontro tra il piccolo ed il marito ed aveva sporto denuncia. Il processo si aprirà il prossimo 21 maggio. La moglie, nota manager anconetana, ha chiesto un risarcimento complessivo di 70mila euro. L’imputato tramite il legale respinge le accuse: ha ammesso di essere ricorso a qualche sculacciata, per arginare l’eccessiva esuberanza dei figli, ma di non aver mai provocato loro lesioni e di non aver mai colpito in volto il maggiore. Quanto al rapporto con la moglie, secondo l’imputato non ci sono mai state vessazioni.