Mocaki, la cucina per i gatti

Due designer anconetani hanno creato il sistema modulare. E gli americani si innamorano dell’idea

Mocaki, la cucina per i gatti

Mocaki, la cucina per i gatti

Ancona, 9 maggio 2016 - La ‘cucina per gatti’ made in Camerano conquista l’America. E non solo. L’idea è venuta a due designer anconetani, Daniele Schinaia e Francesco Vintrici: creare un sistema modulare che permetta ai felini casalinghi di ‘abitare’ la cucina in modo divertente, e più sicuro per i loro padroni.

In pratica una serie di spazi collocati nella parte bassa di piani cottura e affini, che il gatto può percorrere a suo piacimento, senza dar fastidio a chi sta preparando il pranzo o la cena. Nasce così Mocaki (Modular Cat kitchen), «la cucina progettata per chi vive con i gatti».

Il prototipo, esposto alla Hyper Room di corso Venezia nell’ambito di ‘Milano Design Week’, ha subito fatto colpo, soprattutto grazie all’interessamento di un giornalista di Reviewed.com, il famoso portale di tendenze e innovazione del gruppo Usa Today.

«E’ un appassionato di gatti, che dopo aver letto nel catalogo del nostro progetto è venuto a trovarci – racconta Vintrici –. Il giorno dopo è tornato con un cameraman, e ha girato un servizio per spiegare agli americani di cosa si trattava».

E’ stato solo l’inizio di una vera fiumana di foto, riprese e interviste. «La notizia si è subito diffusa in modo virale. L’ha pubblicata Digital Trends, un portale con 32 milioni di contatti al mese, dove è stata definita una delle tre cose più belle e originali tra gli oltre mille progetti presentati a Milano. Poi sono venuti Notay e Yahoo, colossi della comunicazione americana. Finora la notizia è apparsa su 17 portali nel mondo, dalla Russia a Hong Kong».

In Italia Mocaki ha affascinato Interni Magazine e Animal Glamour (la ‘Vogue dei gatti’), ma non è certo finita qui. Vintrici è convinto che «se ne parlerà molto».

Ma come nasce il tutto? «Dalla nostra passione per i gatti. Pensando che solo nelle case italiane ce ne sono otto milioni, e 75 negli Stati Uniti, abbiamo voluto creare una serie di cucine adatte a chi ne ha uno in casa: dritte, spezzate, ad angolo, o a isola, come il concpet di Milano. Siccome il gatto è curioso, e ama esplorare, scoprire, nascondersi, abbiamo creato spazi con cerchi da cui può entrare e divertirsi, senza disturbare la gente. Alla Mobitaly, la cooperativa di Camerano che ha accolto con entusiasmo la proposta, l’abbiamo collaudata con una gattina di otto mesi, Minù. Gli è piaciuta moltissimo».

Ora si spera che sia così anche per altri milioni di gatti in tutto il mondo. «Tra fine estate e inizio autunno saremo pronti per entrare in produzione. Ci sentiamo come il Leicester d Ranieri. Siamo arrivati a Milano all’ultimo minuto, e ora...».