Monte Conero, si butta di sotto davanti agli studenti in gita

L'allarme ai soccorsi è stato dato dagli stessi ragazzi, morto un 33enne

Conero, un disoccupato si getta in un dirupo

Conero, un disoccupato si getta in un dirupo

Ancona, 23 aprile 2016 - Due telefonate arrivate alle forze dell’ordine, prima da parte di un ragazzo e poi di una giovane: «Una persona è finita di sotto. Siamo sul Conero, in località Pian Grande», hanno riferito due voci titubanti e giovani. L’allarme è stato lanciato intorno alle 11 di ieri e, quello che inizialmente sembrava essere uno scherzo ma per il quale la macchina dei soccorsi si è ugualmente subito avviata, è risultato poi rivelarsi una tragedia. Polizia, Guardia Forestale, Vigili del Fuoco e l’elicottero del 118 si sono fiondati sul Conero. Le jeep della Forestale hanno attraversato i sentieri del Poggio e di Massignano mentre l’eliambulanza sorvolava il monte per ispezionare dall’alto ogni centimetro della falesia e cercare una figura descritta come «un 50enne brizzolato».

Lungo il sentiero del Conero, sono state individuate poi alcune classi in gita del liceo classico Rinaldini. «L’abbiamo visto – hanno riferito i ragazzi ai Vigili del Fuoco e alla Forestale – Ci ha superati e poi è finito di sotto. Sembrava stesse facendo delle foto». L’uomo, G.C., 33 enne anconetano disoccupato, è caduto di sotto davanti agli occhi dei ragazzi. Un volo di 50 metri nel vuoto per poi fermarsi negli ultimi 30 metri della falesia che si apre verso il mare. Gli studenti, scossi per l’accaduto, sono stati allontanati dagli uomini della Forestale mentre uno dei professori ha poi riferito di aver visto quel giovane gettarsi volontariamente nel vuoto e in tutta fretta. L’ipotesi dell’incidente è stata quindi successivamente scartata di fronte alla testimonianza del docente che, aprendo la fila, aveva visto tutto più chiaramente. Il ragazzo, pochi minuti prima, aveva inoltre superato il cordone di scolari procedendo a «passo veloce».

Le ricerche sono proseguite per ore fino a quando, intorno alle 15, è stata individuata una scarpa tra i rovi e, poco distante, un lembo di una tuta Adidas di colore blu. La stessa che indossava il 33enne notato dai ragazzi del Rinaldini. Pochi minuti ed è stato trovato anche il corpo, ormai privo di vita. Recuperato, addosso non aveva alcun documento ma solo un vecchio telefono Nokia. Proprio grazie a questo, si è poi risaliti alla sua identità.

Nel tardo pomeriggio infatti, i genitori del giovane sono arrivati all’obitorio di Torrette dove il corpo era stato nel frattempo trasferito. Il ragazzo, che viveva con i suoi, ieri mattina aveva salutato la mamma e il papà dicendo che sarebbe andato a fare un’escursione sul Conero. Non vedendolo rientrare per pranzo, sono andati a cercarlo notando poi la sua macchina in zona Massignano. Chiamando i soccorsi per sapere se qualcuno avesse sue notizie, hanno saputo della tragedia accaduta al figlio.

Una tragedia avvenuta davanti agli studenti del liceo classico ma che ha poi coinvolto anche i tantissimi ciclisti ed escursionisti che, data la giornata di sole, avevano deciso di trascorrere la mattinata facendo trekking o mountan biking. Elicotteri del 118 e dei Vigili del Fuoco che hanno attirato l’attenzione anche di quanti ne avevano approfittato per trascorrere la mattinata nella baia di Portonovo. Dalla zona della Capannina infatti, si notavano le operazioni di recupero che venivano effettuate alle spalle dell’Hotel Internazionale.