Multisala, la città del cinema riapre al pubblico

Oggi ultime pratiche burocratiche: all’ora di pranzo forse serrande alzate

multisala giometti,la struttura apre venerdi

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Ancona, 3 settembre 2015 - Avverrà questa mattina il collaudo finale della centralina alla quale è collegato il sistema di allarme antincendio del piano terra e dei garage della Cittadella del Cinema alla Baraccola «Dopodiché già a pranzo saremo aperti», spiegano i titolari dei locali di ristorazione all’interno. La struttura del G. Village era infatti rimasta chiusa pochi giorni dopo l’incendio del 16 agosto scorso a seguito del quale vennero riscontrate alcune irregolarità sui sistemi di allarme nelle zone comuni dell’edificio. Salvo infatti che qualcosa sfortunatamente non vada come deve andare, già a partire dall’ora di pranzo di oggi, tutto riprenderà «Nella più totale sicurezza».

Gli ingegneri tecnici hanno infatti già firmato tutte le liberatorie a seguito dell’ennesimo sopralluogo avvenuto anche nella giornata di ieri. «Alcuni collaudi e prove sono state già fatte e con ottimi risultati. I lavori sono stati portati avanti con celerità affinché la Città del Cinema possa tornare ad essere il punto di riferimento che è sempre stato in questi anni, grazie anche all’amministrazione comunale che ci è stata vicino», proseguono i titolari dei food. Manca dunque solo un ultimo collaudo finale da parte dei Vigili del Fuoco, che avverrà in mattinata «a seguito del quale non dovrebbero essere riscontrati problemi poiché nelle prove precedenti tutto è andato secondo i piani».

A questo punto, una volta superati tutti i test, anche la multisala potrà riaprire e tornare a programmare le varie pellicole. In questi giorni gli operai hanno infatti lavorato giorno e notte, montando la nuova centralina arrivata martedì e apportando tutte le modifiche richieste e verbalizzate dai pompieri.

Un ultimo ‘step’, quello decisivo, permetterà di far tornare al proprio posto di lavoro «gli oltre cento dipendenti – aggiungono – che come noi non si sono mai demoralizzati. Non abbiamo perso tempo e ci siamo tutti rimboccati le maniche affinché la riapertura avvenisse nei tempi più brevi possibili, ovviamente seguendo tutti i rigidi dettami richiesti». Una chiusura durata «comunque pochi giorni proprio perché la volontà era quella di tornare ad essere tutti presenti. Ora lo siamo – concludono – e siamo anche più forti e sicuri di prima».