Venerdì 19 Aprile 2024

Omicidio-suicidio a Numana: uccide moglie e figlioletto, poi si spara

Tragedia in via Urbino. Daniele Antognoni ha esploso colpi d'arma da fuoco contro Paula Corduneanu, dalla quale era separato, e il bimbo di cinque anni. Poco prima del delitto la donna aveva chiamato il 112 FOTO La tragedia

Paula Corduneanu e Daniele Antognoni con loro figlio

Paula Corduneanu e Daniele Antognoni con loro figlio

Numana (Ancona), 9 dicembre 2014 - Tragedia familiare a Numana (foto), in via Urbino, dove stamattina sono morte tre persone per dei colpi di arma da fuoco. Un uomo, provvisto di regolare porto d'armi, è entrato nell'abitazione dove stamattina c'erano la moglie e il figlio di 5 anni. Prima ha ucciso la donna, dalla quale era separato da tempo, poi il bimbo. Infine, si è puntato contro l'arma e si è tolto la vita.

Il marito, Daniele Antognoni, aveva 38 anni, la moglie romena, Paula Corduneanu, 28. La coppia e il piccolo Christian abitavano nella palazzina di via Urbino, dove l'ultima lite legata alla separazione in atto fra i due, è finita nel sangue. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, ma per i tre non c'era più nulla da fare.  L'uomo gestiva un negozio di abbigliamento, sembra aperto solo nei mesi estivi, dove lavorava a volte la moglie e aveva avuto anche un impiego al centro distribuzione Coal.

Paula Corduneanu aveva chiamato poco prima il 112 dicendo che l'ex la stava raggiungendo a casa e che lei aveva paura; i carabinieri le avevano consigliato di non aprire. Antognoni, che in questo periodo era ospite di alcuni parenti, l'aveva chiamata al telefono poco dopo le 11 per dirle che voleva parlare con lei e che stava andando nella casa di via Urbino in cui la coppia aveva abitato insieme. Non si sa ancora che cosa abbia fatto scattare nella donna un campanello d'allarme, e se Antognoni l'avesse minacciata. Sta di fatto che Paula ha chiamato il 112 e i carabinieri di Osimo sono subito andati a Marcelli. Erano le 11.30 e la tragedia si era già consumata.

L'uomo ha sparato con una Beretta calibro 9x21, regolarmente detenuta come altre armi che usava per il tiro a segno. Il corpo della donna è stato trovato accanto all'ingresso, quello del bimbo poco dietro di lei e vicino il cadavere di Antognoni. I tre corpi in pratica si toccavano. Più colpi sparati, forse 7-8 in tutto, che hanno centrato più volte la moglie Paula e il figlio di cinque anni Christian, trovati a terra vicino all'ingresso di casa. 

È stata una vera e propria esecuzione quella messa in atto, sicuramente in un raptus di follia, da Daniele Antonioni, che ha riservato per sé l'ultimo colpo, uno solo, alla testa. L'autopsia, disposta dal pm di Ancona Marco Pucilli, chiarirà meglio la dinamica. Sarà eseguita dal medico legale Mauro Pesaresi.

Intanto a Numana sono stati proclamati tre giorni di lutto cittadino.